Il Tar respinge il ricorso della SSCNapoli contro il Comune: dovrà pagare la Polizia Locale
Brutte notizie sul fronte amministrativo per la SSC Napoli. Il TAR della Campania ha respinto il ricorso presentato dal club azzurro contro il Comune di Napoli in merito al pagamento dei servizi resi dalla Polizia Locale durante le partite casalinghe allo stadio Diego Armando Maradona. Come riporta Fanpage, il Comune, dopo l'approvazione del nuovo regolamento di pubblica sicurezza a dicembre 2023, aveva inviato al Napoli le fatture relative alla stagione 2023-24, totalizzando una somma che si aggira intorno ai 260mila euro.
Il nodo del contendere era la natura degli eventi. Il Napoli, difeso dall'avvocato Arturo Testa, sosteneva che le partite di calcio, richiamando un vasto pubblico, dovessero essere considerate eventi pubblici e quindi escluse dalle spese previste dal regolamento di Polizia Locale. Il ricorso contestava un presunto eccesso di potere da parte di Palazzo San Giacomo nell'applicare tali disposizioni.
I giudici amministrativi, con la sentenza pubblicata oggi, hanno però dato ragione al Comune. Il Tar ha infatti stabilito che le manifestazioni sportive, pur avendo una generalizzata diffusione, mantengono un "carattere privato". Il club è quindi obbligato a farsi carico dei costi per l'impiego degli agenti di Polizia Locale, necessari a garantire la sicurezza durante i match nell'impianto di proprietà comunale, la cui convenzione è stata rinnovata nel 2023.
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