Taddei chiede rescissione contratto per Mobbing

Clamorosa svolta nell'affare Taddei-Siena dopo mesi di liti sul rinnovo del contratto e, cosi', nel calcio ora arriva il mobbing. L'avvocato del giocatore Lucia Bianco di Firenze, ha infatti presentato un ricorso al Collegio arbitrale della Figc, chiedendo la rescissione immediata del contratto ed un indennizzo, che si aggira sui due milioni di euro, a favore del brasiliano. ''Contestiamo al Siena - spiega l'avvocato Bianco - la violazione dell'articolo 16 dell'accordo collettivo di lavoro e quindi degli obblighi contrattuali. Abbiamo deciso di compiere questo passo a causa dell'atteggiamento denigratorio e vessatorio tenuto dal presidente De Luca, che va avanti ormai da mesi''. La formula utilizzata nel ricorso, aggiunge l'avvocato, e' ''il timore reverenziale che il presidente esercita nei confronti del suo giocatore. Si puo' anche definire 'mobbing' ma, soprattutto, qui in gioco c'e' il danno di immagine subito da Taddei in questi mesi nei quali e' stato a piu' riprese definito un ingrato che non si comporta da uomo''. Secca la replica del presidente del Siena Paolo De Luca: ''Queste accuse non stanno ne' in cielo ne' in terra. Sono il presidente e posso decidere di far giocare chi voglio: non temiamo niente in questa fase. Di certo questo ricorso, che e' stato presentato gia' da qualche tempo - ha concluso De Luca - non aiuta ad arrivare a una soluzione positiva della vicenda''. L'avvocato Bianco specifica che l'istanza e' stata depositata il 30 settembre. La riunione del Collegio, nella quale verranno ascoltate le parti, e' prevista per il 17 dicembre. Il presidente del Siena aveva disposto l'esclusione della rosa di Taddei il 6 agosto, accusando il giocatore di non voler rinnovare il contratto, in scadenza il prossimo giugno. Da quel giorno, il brasiliano non e' stato piu' convocato, ne' per le partite ufficiali, di campionato o Coppa Italia, ne' per le amichevoli.