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Saurini: "Ad Ambrosino e Vergara consiglio di fare il percorso di un altro napoletano"

Saurini: "Ad Ambrosino e Vergara consiglio di fare il percorso di un altro napoletano"TuttoNapoli.net
Oggi alle 13:50Radio Tutto Napoli
di Pierpaolo Matrone

L'allenatore Giampaolo Saurini è intervenuto nel corso del "Pausa Caffè" sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android) analizzando tra le altre cose la prestazione di Antonio Vergara contro il Cagliari: "Io non ho allenato Vergara, però lo conosco molto bene. L’ho seguito e lo seguo sempre. È un giocatore di assoluto talento, un giocatore che avrà un futuro roseo davanti a sé. È evidente che quando uno è giovane e ha queste qualità deve assolutamente poterle esprimere. Bisogna solo vedere se il Napoli è in questo momento la squadra adatta per farlo esprimere o se magari c'è bisogno di uno step intermedio per poi tornare a diventare protagonista.

Cosa fare a gennaio con lui e Ambrosino? Io consiglio sempre ai giovani di andare dove possono esprimersi. È evidente che i sei mesi fatti fino a gennaio con i grandi campioni ti danno assolutamente qualcosa in più, sia sotto l’aspetto dell’esperienza sia sotto l’aspetto delle motivazioni. È naturale che un ragazzo giovane deve poter esprimere le sue potenzialità giocando. Se il Napoli decide di tenerli perché possono essere utili alla causa, allora il discorso cambia. Ma se magari lo spazio è poco, come magari è stato fino a ora, io consiglio sempre ai giovani di andare a dimostrare di essere forti per poi tornare più forti.

A 22 non si dovrebbe essere giovani nel calcio? In Italia bisognerebbe cambiare un po’ questa mentalità. Io ora collaboro con un club inglese; in Italia è totalmente diverso, hanno parametri assolutamente differenti. Un giocatore che è forte anche a 17-18 anni, addirittura a 16 anni, viene comunque utilizzato nelle prime squadre. È evidente che a 22-23 anni ci possono essere dei casi eccezionali, le eccezioni di chi magari matura un po’ in ritardo, però quando si arriva a quella età, si ha comunque un giocatore già fatto. Bisognerebbe avere un po' più di coraggio e intraprendenza per spingere questi ragazzi a giocare, questo è evidente. Capisco anche che una squadra come il Napoli, come del resto anche le squadre che lottano per lo scudetto, sono piene di campioni, hanno naturalmente giocatori che militano in nazionali, magari in altre nazioni, e per un giovane italiano emergere diventa quindi un po' più difficoltoso. A questo punto, direi che magari si potrebbe seguire il percorso fatto anche da qualcun altro; mi viene in mente Lorenzo Insigne, che è andato 2-3 anni a maturare fuori per poi tornare e affermarsi alla grande nella squadra della propria città. A proposito di Lorenzo Insigne, siamo tutti curiosi di capire che cosa accadrà da qui a breve; potrebbe tornare in Italia, anzi, quasi certamente, cerchiamo di capire solo in quale squadra.

Gaetano? Parliamo di un ragazzo che ho cresciuto io e quindi sono legato a lui in modo particolare, lo saluto affettuosamente. Serve avere sicuramente più continuità per affermarsi nel massimo campionato; lui però la può trovare solo giocando e dimostrandosi un giocatore forte, quello che è. Ha delle doti non comuni e io mi auguro che possa dimostrare tutto il suo valore e affermarsi nella massima serie, come del resto ha fatto anche l’anno scorso".

Di seguito il podcast completo.