Da bersaglio a trascinatore, Lukaku si è preso il Napoli: segna contro big e piccole

Tra critiche, sospetti e attacchi più o meno velati, Romelu Lukaku si è caricato il Napoli sulle spalle con il silenzio di chi sa rispondere solo sul campo. Dodici gol e dieci assist non raccontano tutto, ma sono la sintesi di una stagione vissuta a modo suo, tra sponde intelligenti, sacrificio e leadership silenziosa. Ha attraversato momenti difficili, chiuso a Cobham nell’estate del gelo con il Chelsea, ma non ha mai ceduto.
È tornato, ha aspettato, ha sofferto. E ha colpito. Dalla prima partita contro il Parma Lukaku ha portato concretezza e carattere, ribaltando lo 0-1 con naturalezza. Da lì in poi, gol pesanti e prestazioni dominanti: contro Cagliari, Milan, Roma, Juve, Atalanta e Fiorentina. Sempre presente, mai sopra le righe. Un attaccante che non fa differenze tra big e provinciali, che non si lamenta se maltrattato, ma risponde col fisico e col pallone. A scriverlo è La Gazzetta dello Sport.
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