Hojlund, che impatto! Ma ha ancora una pecca su cui già sta lavorando

Rasmus Hojlund ha segnato il suo primo gol in maglia azzurra, a soli 14 minuti dall'esordio. Un record nel record, che sottolinea come il classe 2003 abbia subito dimostrato le sue qualità nel match contro la Florentina. Hojlund ha mostrato immediatamente il suo valore, sia in campo che fuori. La sua sostituzione ha infatti coinciso con un calo del Napoli. Un centravanti moderno, che non si limita a stare in area di rigore, ma si muove su tutto il fronte offensivo, dialogando con i compagni e attaccando la profondità. Il movimento per eludere Pongracic al quarto d'ora di gioco è un esempio della sua classe e affidabilità.
L'unica pecca, come prevedibile, è la condizione fisica, visto che la sua ultima partita ufficiale risaliva allo scorso 25 maggio. L'impatto di Hojlund è paragonabile a quello di altri grandi attaccanti che hanno vestito la maglia azzurra. Ha impiegato meno tempo di Edinson Cavani, che segnò dopo 29 minuti nel suo esordio in Europa 15 anni fa. Anche Khvicha Kvaratskhelia, che segnò al 37' nella prima di Serie A contro il Verona, e Romelu Lukaku, che segnò dopo 30 minuti contro il Parma un anno fa, furono meno veloci del danese. A scriverlo è l'edizione odierna de Il Mattino.
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