CorSera su Spalletti: "I giocatori non lo seguono più e le conferenze sono psicodrammi"

CorSera su Spalletti: "I giocatori non lo seguono più e le conferenze sono psicodrammi"TuttoNapoli.net
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:30Rassegna Stampa
di Pierpaolo Matrone

"È una domanda brutale, piena di amarezza e rimpianto, ma inevitabile: siamo sicuri che Luciano Spalletti sia ancora il ct giusto per la Nazionale azzurra?". E' una delle domande che si pone oggi in edicola il Corriere della Sera parlando dell'Italia e del tracollo in Norvegia, con una delle partite più brutte della storia recente della Nazionale e non solo. Ecco quanto si legge:

"A questo punto, perciò, occorre essere pragmatici, serve onestà intellettuale. E dobbiamo raccontarci la verità su Spalletti. Il quale ha un’alta considerazione di sé, e forse la merita, ricordando che le sue squadre (vengono in mente la Roma e il magnifico Napoli dello scudetto) hanno sempre giocato un calcio spettacolare. Il guaio è che quando arriva in Nazionale e si accorge di avere a disposizione un materiale umano a dir poco modesto - l’unico fuoriclasse era, e resta, Gigi Donnarumma - invece di immaginare una squadra dignitosa, che giochi semplice, decide di intervenire con le sue visioni.

Un miscuglio di genio tattico e pignoleria prossima all’ossessione. Così, in Germania, agli ultimi Europei, veniamo sbattuti fuori, mentre lui è ancora lì a parlarci di «calcio relazionale». La Nations League è stato un altro tormento. Di carattere già complesso, non essere capito l’ha irrigidito. Molti giocatori, è chiaro, non lo seguono più. Appare poco lucido (come quando convoca Acerbi). Lo sa, e non si piace. Le conferenze stampa sono psicodrammi. Sospiri, occhiate di fuoco. E chissà che succede nello spogliatoio. Però noi ai Mondiali vogliamo andarci. Mister, secondo lei, che dobbiamo pensare?"