Il Roma - Gattuso ringhia sul Napoli in vista del Torino. E pensa fortemente a Belotti...

Non molla la presa, tanto meno abbassa la guardia Ringhio Gattuso, mentre il Napoli – ma anche l’attuale timoniere azzurro – pensa fortemente a Belotti. Tra l’altro proprio Gattuso all’epoca al comando del Milan non aveva altro per la testa, se non quello di portare in rossonero il centrattacco del Toro, operazione che non venne però definita e che si riaffaccia nella finestra Napoli, già da qualche stagione sulla pista del giocatore, pur se Cairo proprio da qualche settimana, lo ha dichiarato nuovamente incedibile. Fatto sta negli ambienti dello stato maggiore napoletano a Castelvolturno, se ne parla diffusamente. E’ anche vero che è già stato preso Petagna e che c’è Milik nel ruolo, ma ciò non impedisce al club azzurro di dedicarsi all’operazione, sempre pensando di rinforzare la squadra del cuore per le prossime stagioni nella continuità di un futuro di calcio internazionale, così come è stato finora. Resta inteso che tra Petagna e Milik – se dovesse arrivare in azzurro Belotti o un altro attaccante molto molto forte e gradito da Gattuso – uno dei due andrà via e al momento il maggiore indiziato sembra essere proprio il polacco che finora non ha raggiunto alcun accordo per il rinnovo del contratto in scadenza.
Tutto sommato le idee e i progetti in cantiere appaiono piuttosto interessanti per quanto riguarda l’argomento in questione, però sarà meglio evitare i consueti classici abituali infiniti tormentoni (come nel caso Icardi) con relative sceneggiate che non hanno mai portato a nulla di definitivo. Insomma se Belotti interessa davvero e visto che a Ringhio è sempre piaciuto, ebbene meglio gettare subito le basi per il suo arrivo in azzurro, evitando di essere bruciati da altri club, come è già successo. Gattuso ha rilanciato l’idea, ma ora come ora - e già da qualche giorno - il tecnico salva Napoli da medico di famiglia si sta dedicando alla partita con i granata. Teme che la truppa per cause naturali ben comprensibili pure, possa sentirsi appagata e soddisfatta per la prestazione e il risultato con il Barcellona e non vuole che il Napoli venga distratto dall’impresa di martedì sera. Ringhio lo dirà apertamente nella press-conference di oggi. Quello che vuole adesso l’allenatore è che il Napoli resti umile e battagliero e che sabato sera prenda il Toro per le corna, senza se e senza ma, per proseguire la rincorsa di recupero in campionato proiettato verso la zona delle coppe europee. Quindi guardia alta e la testa al match con i granata che dopo una lunga serie di ko non se la passano molto bene e che al San Paolo verranno per giocare la partita della vita e della disperazione. E Ringhio non immagina nemmeno che il Napoli possa perdersi nella beatitudine della sfida giocata con i catalani che Insigne e compagni ritroveranno tra qualche settimana: l’imperativo è dunque dimenticare, cancellare per un po’ la Champions e di scendere di livello però con la rabbia in corpo per non sciupare tutto quello che è stato fatto finora, con il forte scossone da lui impresso dal giorno del suo sbarco a Castelvolturno. Tra l’altro gli impegni di grandissimo interesse impongono al Napoli di dare più del massimo: sull’orizzonte c’è infatti l’Inter al San Paolo il 5 marzo nella seconda semifinale di Coppa Italia. Ma niente più spaventa gli azzurri, forti tra l’altro di una Torcida unica al mondo: altro che dodicesimo uomo in campo, siamo a cavallo! E smettiamola di dire che il Napoli gioca da provinciale, la verità è un’altra: ora come ora gli azzurri lottano col coltello tra i denti, come è giusto che sia.
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