Il Roma - Si gioca o no? È guerra: la posizione di ADL non cambia

Che il fronte fosse spaccato si sapeva. Ma adesso vengono fuori i diretti interessati che preferirebbero che il campionato di serie A non ripartisse
31.03.2020 10:50 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Salvatore Caiazza per Il Roma
Il Roma - Si gioca o no? È guerra: la posizione di ADL non cambia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Che il fronte fosse spaccato si sapeva. Ma adesso vengono fuori i diretti interessati che preferirebbero che il campionato di serie A non ripartisse. Cairo del Torino e Commisso della Fiorentina l’hanno detto apertamente ieri che per loro non ci sono i presupposti per terminare la stagione. Subito ha risposto Tare, direttore sportivo della Lazio: «Interruzione ingiusta, si deve andare avanti per il rispetto dei morti», ha evidenziato il braccio destro di Claudio Lotito. Giustamente la squadra capitolina può giocarsi lo scudetto con la Juventus e una cristalizzazione della classifica permetterebbe ai bianconeri di “festeggiare”. Con Lazio c’è anche il Napoli. De Laurentiis ha sempre sostenuto di volere ricominciare e non a caso voleva che gli azzurri andassero a Castelvolturno per allenarsi già la settimana scorsa. Anche se c’è stato lo stop al lavoro comunque la squadra tutta è rimasta a Napoli. Il ministro dello Sport, Spadafora, ha detto che a maggio non si riparte e quindi potrebbe esserci lo start a giugno. Ma è tutto nelle mani del Coronavirus.

GLI STIPENDI. A proposito di fronte spaccato, la Juventus ci ha messo del suo per salvaguardare il suo bilancio. Ha chiesto ed ottenuto dai suoi calciatori la riduzione di quattro stipendi. Un risparmio non da poco. Che, però, non piace ad altri presidenti. Non si seguirà per forza di cose una linea comune ma ognuno andrà per la sua strada. Compreso il Napoli. De Laurentiis sta aspettando prima di chiedere un sacrificio ad Insigne e compagni. Ma la strada è questa. Da capire quali saranno i parametri. Sicuramente se non si dovesse più giocare allora per forza di cose i calciatori non verrebbero più pagati visto che non daranno spettacolo. I club, però, dovrebbero restituire un terzo degli introiti dei diritti televisivi e dei rispettivi sponsor. Ci sarebbe un effetto domino non da poco. Ieri ci doveva essere l’appuntamento della Lega di serie A con l’Assocalciatori per decidere proprio la questione stipendi. Dal Pino e i presidenti della massima serie alla vigilia erano intenzionati a presentare un piano collettivo di sospensione dei pagamenti.La conference call ièstata rinviata ai prossimi giorni perché altre riunioni precedenti di entrambe le parti sono durate più del previsto. La cosa certa è che prima si trovano gli accordi e prima si può risolvere il problema. Poi magari si tornerà a giocare....