TN - Renica preoccupato sulla ripresa: "Di chi la colpa se ci scappa il morto? Virus colpisce anche i giovani"

La testimonianza di Alessandro Renica da Verona è preziosa: "Qui ci sono stati tanti casi ma solo perché a Brescia il sistema sanitario è collassato"
07.04.2020 09:24 di Fabio Tarantino Twitter:    vedi letture
TN - Renica preoccupato sulla ripresa: "Di chi la colpa se ci scappa il morto? Virus colpisce anche i giovani"
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Il Covid-19 fa paura ma spaventa meno rispetto a un mese fa: "Fino a una settimana fa sentivo almeno due ambulanze al giorno, adesso non c'è più traccia delle sirene". La testimonianza di Alessandro Renica da Verona è preziosa: "Qui ci sono stati tanti casi ma solo perché a Brescia il sistema sanitario è collassato". Restare a casa non è per tutti un obbligo: "Qualche testa di cavolo c'è ancora - le sue parole a Tuttonapoli.net - e vi assicuro che presto i denunciati cominceranno ad aumentare". 

Perché? "Conosco la mentalità e so che con le belle giornate sarà dura per tutti restare a casa. Già qualcuno ha rimediato denunce e multe varie non rispettando le ordinanze e ora rischia fino a 5 anni di galera. Ma è giusto così, la gente non si rende conto. L'altro giorno mentre facevo la spesa sotto casa mia due persone sono state portate via d'urgenza, forse per essere ricoverati. Dobbiamo resistere ma noi siamo fortunati".

Voi veronesi? "Sì, qui abbiamo in totale sette ospedali che si occupano solo del Coronavirus ed è tutto sotto controllo. Quando Brescia è stata attaccata, con metà dei medici intubati e posti pieni in terapia intensiva, molti li hanno portati da noi e per questo il numero dei contagi è aumentato. Ora la situazione sta lentamente migliorando".

Il calcio ripartirà? "Bisogna ancora aspettare, è prematuro parlare di partite con 700 morti al giorno e col paese ancora fermo. Quando qualcosa ripartirà, allora si potrà tornare a pensare anche al calcio. Ma ho una domanda".

Prego. "Se anche nel calcio dovesse scapparci il morto, visto che questo virus a quanto pare colpisce anche i giovani, chi si assumerà la responsabilità? Solo questo voglio capire. Mi pare che Dybala, per fare un esempio, non sia ancora del tutto guarito. E stiamo parlando di un ragazzo di 26 anni". 

Come si riparte, nel caso, dopo due mesi - e oltre - senza allenarsi? "Vincerà chi si sarà organizzato meglio, chi avrà programmato nel migliore dei modi l'allenamento casalingo, la dieta, gli esercizi. In tutti i settori l'organizzazione è il segreto del successo".

A differenza del Napoli, la Juventus ha autorizzato molti stranieri a tornare a casa. "Forse lo hanno fatto perché danno per scontato che il campionato non finirà. Alla fine anche loro comandano, sappiamo bene che la famiglia Agnelli è molto potente. Ma non si tratta di una critica, la mia. La Juve vince da sempre per mille motivi. Potrà risultare antipatica ma è forte, ha potere, ha uno stadio di proprietà, ha strutture adeguate". 

Il suo amico Maradona, in Argentina, guida la "battaglia" per rinunciare allo stipendio pur di aiutare chi è in difficoltà. "Fa benissimo e mi associo a lui, invitando i ricchi signori del calcio a rinunciare ai loro ingaggi stellari per aiutare chi, dalla Lega Pro in giù, guadagna stipendi da fame. Non ha senso riempire pance strapiene per far morire gli altri. Alla lunga, se il calcio dei dilettanti crolla, saranno anche loro a pagarne le conseguenze".