Carraro, prova ad insabbiare anche questo

Quarantotto giorni di intercettazioni telefoniche (dal 10 agosto al 27 settembre 2004) e trovare di più marcio in un tale arco di tempo è oggettivamente impossibile. Un altro polverone sul mondo pallonaro che sotto la presidenza dell'inamovibile Franco Carraro ha perso ogni minimo valore etico qualora ci sia mai stato, infatti puntuale arriva subito il tentativo per insabbiare il tutto dato che non ci sarebbero gli estremi per illecito sportivo. Sì, siamo d'accordo, troppo poco parlare di illecito sportivo quando nelle intercettazioni (che ricordiamo riguardano Luciano Moggi, suo figlio Alessandro della Gea, Antonio Giraudo, designatore Pairetto, il vice-presidente Figc Mazzini e lo stesso Carraro) si parla di arbitri da mandare in una certa partita o al posto di altri, di macchine da consegnare successivamente, orologi, giocatori a cui dare o togliere la nazionale, cariche da ricoprire, rubriche di quotidiani da eliminare, il tutto condito da una volgarità, uno squallore e una supponenza unica. Paradossale l'accanimento verso i tifosi napoletani per l'ormai famoso striscione "Carraro infame" mentre lo stesso vice di Carraro, Innocenzo Mazzini, apostrofa "coglione" il suo presidente in un dialogo con Luciano Moggi. Per non parlare poi del "De Laurentiis è un matto totale" con la risposta del dg juventino a cui Napoli ha dato tantissimo e a questo punto troppo:"Lì son tutti matti, ma ora ci faccio una chiacchiera io" e non vogliamo pensare come sia iniziata questa discussione nel periodo in cui i tifosi napoletani soffrivano per cause ben note. L'interrogativo che solleviamo, a questo punto, è quando la Figc arriverà a toccare il fondo? La risposta immediata è che al peggio non c'è mai fine. E quest'altro polverone si posizionerà con tranquillità di fianco a quelli più o meno recenti perchè alla fine riusciranno a far risultare ovvio come dichiarato dal designatore "che si parlava in amicizia", "che la macchina era per un amico e volevo solo affrettare la consegna" oppure che "tra dirigenti si parla un pò di tutto". Un altro caso dei tanti, partendo dai passaporti falsi, alle fidejussioni false, doping, doping amministrativo, conflitti d'interessi, provette truccate, accordi Parma-Verona, illeciti o tentativi di illecito, decreti politici salva squadre (solo alcune), scommesse su partite e sms "facili", spalma debiti e per chiudere in bellezza ripescaggi arbitrari. e-mail a redazione@tuttonapoli.net