Gara buttate alle ortiche, squadra senza “cazzimma”. Cinque palle gol nitide ma se non la butti dentro non la vinci

09.02.2019 20:25 di Francesco Molaro Twitter:    vedi letture
Gara buttate alle ortiche, squadra senza “cazzimma”. Cinque palle gol nitide ma se non la butti dentro non la vinci
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Se non la butti dentro non vinci, se non dai il massimo non vinci, se non ti mangi il campo non vinci. Manca fortuna, manca cattiveria, manca quella cazzima che ti fa entrare in campo e spaccare le gare. Due partite diverse tra il primo e il secondo tempo. Nel primo tempo era stata una gara diversa: una bella partita, un bel Napoli, una bella Fiorentina. Un primo tempo vissuto ad alta velocità col Napoli che poteva essere tranquillamente in vantaggio ma Insigne e soprattutto Mertens non riescono a metterla dentro. Sfortuna, bravura di Lafont o tanta superficialità certo è che il Napoli non la butta dentro in almeno tre occasioni ghiotte, ghiottissime. La Fiorentina chiude, e prova a ripartire con i suoi attaccanti e con Chiesa è molto pericolosa. Bravo Meret su Veretout e su Muriel. La Viola gioca bene e ci sono alcuni calciatori di grande qualità che rischiano di essere letali per il Napoli che in alcuni calciatori non è al top. Strane le prestazioni di Insigne e Koulibaly che sembrano pensare ad altro.

Bene Allan e anche Zielinski male Fabian che non sembra essere nella posizione giusta. La ripresa è brutta, anzi bruttissima. La Fiorentina regge l’urto del Napoli ma piano piano le due squadre si spengono. Sul gioco langue, il Napoli ci prova la Fiorentina contiene. La gara è spezzettata e il mediocre Calvarese ci mette del suo. Entra anche Milik per Mertens, poi Verdi per Insigne ma succede troppo poco. Squadra senza mordente, senza cattiveria, senza palle diciamolo. Verdi entra scarico, non la prende mai.  Milik ci prova anche ma poco o niente. Fabian impalpabile, Koulibaly non sereno. Squadra molle, scarica, demotivata e non certo per colpa dell’allenatore, ma di un gruppo troppo giovane, manca il campione vero, manca il giocatore di esperienza.