Napoli Basket, coach Magro: "Gara dai due volti: ko amaro, ma bene senza guardia titolare"

Alessandro Magro, coach del Napoli Basket, è intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta interna per 79-84 contro la Pallacanestro Trieste: "Partiamo dalle cose positive: davvero molto emozionante, a prescindere dal risultato, giocare la prima partita qua alla Alcott Arena. Si sente tantissimo quello che sentivo già da avversario, ma in maniera molto amplificata. C’è la voglia di dimostrare e di non mollare fino alla fine, questo è quello che Napoli come città e come club si merita, e credo anche noi per il lavoro che stiamo facendo. Cerchiamo di crescere ogni settimana. Abbiamo giocato contro una squadra che oggettivamente ha tantissimi talento, di certo non lo scopro io. Partita dai due volti: ancora una volta abbiamo iniziato attendisti invece di aggredire la partita, dobbiamo cambiarla questa cosa. Siamo riusciti a rientrare in maniera decisamente positiva, sia dal punto di vista difensivo che di intensità.
Poi credo che la partita purtroppo sia girata su alcuni episodi che anche mentalmente ci hanno un po’ spento: mi ricordo il canestro ben costruito di El-Amin sbagliato dalla punta, del potenziale 65 a 58, poi prendiamo contropiede e prendiamo bomba. Allora chiamo timeout su 62 a 61. Sono contento perché è un momento in cui abbiamo fatto molto bene: Saccoccia ha tenuto benissimo il campo e ci ha datto tanta energia, Stefano Gentile ha giocato una partita sicuramente diversa dalla prima… C’è bisogno assolutamente di tutti. Sul finale, ovviamente il discorso dei quattro falli mi ha obbligato a delle scelte: aspettare a cambiare per poter provare a finire. E purtroppo in quel momento abbiamo avuto un po’ di difficoltà. Lì si parla di uno contro uno, di talento, di scelte. Però io penso che dovendo ancora costruire e, non l’ho detto perché non è una scusa, senza la nostra guardia titolare, abbiamo giocato comunque una partita di orgoglio e di voglia. Ovviamente il boccone da ingoiare è molto amaro, perché credo che nonostante l’assenza la squadra avesse la possibilità di portare a casa la partita. Due dati: 21 palle perse sono troppe per provare a competere a livello a cui aspiriamo; l’altro è 28 tiri liberi a 9… e non continuo”.
C’è stata un po’ di confusione e forse anche eccesso di frenesia? “Sono d’accordo. Non avendo la coppa, abbiamo una settimana intera di allenamento e quindi mi auguro che possa essere sufficiente. A prescindere dai numeri, questa squadra sta crescendo. Delle palle perse, ci sono alcune che puoi e devi assolutamente contollare, sono d’accordo con il discorso sulla frenesia in alcuni momenti. Però vi faccio pensare a questa cosa: questa è una squadra che deve avere la possibilità di rallentare, ma la sua forza è nel non farlo. Non è facile poi per un giocatore che quando lo fai e le cose ti vengono bene vai avanti, e poi devi smettere di farlo. È un po’ la nostra natura, abbiamo tanti giocatori che possono attaccare l’area. Delle palle perse, quattro sono stati blocchi in movimento e di questo dobbiamo capire il livello arbitrale: per tanti giocatori è il primo anno che vengono arbitrati in questa Lega con questi arbitri. Questa è una cosa che impari non a dirla ma a farla, il problema è che quando lo impari ti hanno già fischiato un fallo e quindi hai già perso una palla. Il processo deve velocizzare il più possibile. Andiamo in trasferta a giocare una partita importantissima, poi giochiamo in casa con il Reggio Emilia… Cioè, il tempo passa, ma le partite saranno tutte così. Penso che questa squadra se la possa giocare davvero con tutti, bisogna abbassare il numero degli errori che tu puoi controllare. Rispetto alla partita di Bologna sono un po’ più arrabbiato e deluso, perché delle cose dovevamo farle meglio. Però questa squadra ha voglia di dimostrare e di farlo insieme”.
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