Corbelli: "Voglio solo i miei soldi"

Corbelli: "Voglio solo i miei soldi"
martedì 15 aprile 2003, 00:23Notizie
di D. Locoratolo
Secondo il patron di Telemarket, Naldi sta creando confusione ad arte per non far capire ai tifosi come stanno realmente le cose.
«Salvatore Naldi crea confusione per non far capire realmente come sta la situazione. In questo momento non sta facendo altro che alzare un polverone». E' la replica di Giorgio Corbelli alle accuse dell'attuale presidente del Napoli. «Il contratto di acquisto del Napoli - sostiene - prevede dei termini essenziali: e precisa come dovevano essere divisi i 60 miliardi di vecchie lire, ovvero quindici miliardi entro il 30 giugno 2002 e gli altri 45 entro il 30 luglio sempre del 2002». Per quanto riguarda l'atto giudiziario che il presidente in carica intende sporgere nei riguardi del suo ex socio, Corbelli replica: «Se rivolgersi ad un tribunale per avere riconosciute le proprie ragioni è un crimine allora io sono pronto e sereno ad essere processato. Secondo me - spiega Corbelli - il vero crimine sta nel non pagare i debiti. I miei avvocati non hanno fatto altri che rivolgersi al tribunale per vedere riconosciuto un mio diritto». Corbelli tiene anche a precisare che «non è vero che Naldi è stata la mia banca come da lui riferito. Non so proprio a cosa si riferisse. E' vero, lui ha versato dei soldi ma se uno compra una cosa che costa una cifra e di quella cifra ne versa solo una parte non ha compiuto l'operazione per intero; manca ancora qualcosa». Ma in questo momento, di chi è il Napoli? «Il Napoli - risponde l'imprenditore bresciano - è della Saf (Società Albergo Flora) di Naldi, ma le azioni le verranno trasferite solo quando il debito sarà onorato. Io per il momento non ho intenzione di vendere ad altri quel 60%. Voglio solo io miei soldi».