Haq: "Chiuderemo entro la fine della settimana"

Haq: "Chiuderemo entro la fine della settimana"
martedì 2 luglio 2002, 15:14Notizie
di D. Locoratolo
fonte Colimoro-Mandarini
Dopo un lungo silenzio il finanziere arabo torna a parlare. Nella lunga ed interessante intervista concessa all'agenzia Chilometri Haq fa il punto sulla trattativa per l'acquisizione di parte delle quote del Calcio Napoli.
Mohammad Fayed Abdul Haq torna a parlare, spiegando, più che altro, il perchè del silenzio di questi giorni e soprattutto lo stato della trattativa con Toto Naldi per entrare a far parte del Calcio Napoli. In un&8217;intervista concessa in esclusiva allàAgenzia Chilometri, il 56enne finanziere giordano prova a far luce su alcuni punti. Degli arabi a Napoli ormai si parla da più di un mese. I sì, i ni, ed i no in questo tempo si sono sprecati. Al momento, la situazione non sembra essere cambiata: da un lato c&8217;è chi dice che la trattativa è ancora in piedi, dall&8217;altro chi ritiene che invece tutto sia tramontato. Non crede sia arrivato il momento di fare chiarezza? «In questo tempo noi abbiamo sempre lavorato e abbiamo sempre discusso con il gruppo Naldi. La trattativa è complessa e richiede il giusto tempo. Non credo sia mancata la chiarezza. La scadenza era fissata per il 30 giugno, ed oggi siamo soltanto all&8217;1 luglio. Credo di poter dire che entro la fine della settimana ci sarà una risposta definitiva. O in un senso o nell&8217;altro» La sua sensazione qual è? «Diciamo che tutto dovrebbe chiudersi in maniera positiva». Quando fu presentato a sorpresa all&8217;Hotel Flora di Roma, si disse che il console generale di Giordania in Italia, Masud Safarini, doveva essere il garante dell&8217;operazione che lei stava portando avanti, e che la sua presenza testimoniava il fatto che dietro Haq c&8217;era il governo giordano. E&8217; ancora vero questo? «Il governo giordano sta seguendo l&8217;operazione ed io sono e rimango il reale interessato. Safarini è un mio amico oltre che essere il console generale di Giordania in Italia. Lui, però, è anche una persona che vive in Italia da molto tempo, e che quindi è in grado di darmi le giuste indicazioni rispetto a questo affare». Ma è ancora Haq il titolare dell&8217;operazione? «Sì, certo, chi volete che sia il titolare dell&8217;operazione. Ripeto, il console Safarini è un mio amico di cui ho piena fiducia. Il fatto che in questi giorni, dopo l&8217;incontro a Roma, non siano state rilasciate dichiarazioni da parte nostra non significa che i contatti con mister Naldi siano interrotti. Anzi. Si tratta di un accordo fatto con Naldi stesso, con il quale abbiamo deciso di non rilasciare dichiarazioni di alcun tipo in questi giorni che sono delicati». E&8217; ancora l&8217;avvocato Francesco Turco il suo rappresentante in Italia? «Sì certamente, mi sorprende la sua domanda» «Ma allora perchè c&8217;è chi ritiene che sia Safarini a tenere le fila del discorso con il gruppo Naldi e non più lei? «Direi che questo non è vero. I giornali molto spesso di fronte a questo tipo di trattative complicate non riescono a seguire gli avvenimenti. E&8217; altrettanto vero, però, che di fronte a trattative così complesse la riservatezza diventa un obbligo. Safarini ed io siamo sulla stessa lunghezza d&8217;onda, dove sta lui sto io e viceversa». A che punto è la trattativa? «In fase avanzata, e direi in chiusura. I professionisti continuano a rimanere in contatto per limare problemi relativi alla stesura dei contratti che si presentano di volta in volta. Ritengo che questo sia un fatto normale che non deve destare allarmismi nè scetticismi. Gli arabi sono come sempre interessati a rilevare il Napoli, ed il presidente Naldi non ha mai smentito. Più chiaro di così. Per quanto riguarda cifre e metodologie lasciateci lavorare». Le cifre, appunto: sono sempre le stesse? «L&8217;affare ammonta a 120 milioni di euro, e le percentuali sulle quali stiamo lavorando sono il 60% a noi e il 40% a Naldi. Il nostro impegno immediato ammonta sempre, come già detto, a 32 milioni di euro. Subito. Per il resto vedremo, chiuderemo la cosa con l&8217;accordo reciproco. Entro la fine della settimana si avranno certezze». La trattativa potrebbe riguardare anche altri interessi oltre al Calcio Napoli, come ad esempio l&8217;ingresso nelle attività alberghiere? «E&8217; una cosa che ci può interessare, ma che non deve essere letta in contrapposizione all&8217;acquisto di parte del Calcio Napoli. Quando due imprenditori si trovano a parlare ci sono sempre validi spunti per trovare intese economiche e chiudere eventuali altri affari. E&8217; questo il mestiere dell&8217;imprenditore». Che pensa il console Safarini dell&8217;operazione Calcio Napoli? «Safarini non ha mai fatto mistero di quanto gli piaccia questo affare. Del resto quando è comparso ufficialmente, sapeva già tutto. Ripeto, è un mio amico oltre che un mio consigliere». Quando si è incontrato con Safarini l&8217;ultima volta alla presenza di Toto Naldi e dei suoi professionisti? «Da vicino ci siamo incontrati l&8217;ultima volta quel mercoledì a Roma, all&8217;Hotel Flora. Per telefono, invece, ci sentiamo praticamente tutti i giorni. La nostra linea è quella di lavorare di comune intesa per approdare al più presto alla conclusione della trattativa». Si può dire dire che dalla prossima settimana nel Calcio Napoli ci sarà Haq. «Diciamo che ci sono buone probabilità». Quando vi aggiornerete con Naldi? «Domani fisseremo un incontro che potrebbe tenersi presumibilmente entro la fine della settimana». Sarà la volta buona o dobbiamo prepararci all&8217;ennesimo rinvio? «No, stavolta sarà o dentro o fuori, anche perchè ci sono tante persone che stanno lavorando e aspettano. E&8217; anche giusto che Naldi, se non si dovesse trovare un accordo, faccia i suoi passi». Il tempo stringe e al momento Naldi ha sempre mantenuto fede a quanto annunciato diventando presidente, presentando Colomba e Marchetti e provvedendo al pagamento degli stipendi per l&8217;iscrizione al campionato. Che cosa avete fatto voi nel frattempo? «Abbiamo cercato di capire bene l&8217;operazione Napoli». Vi hanno convinto i bilanci? «I bilanci non ci convincono, sono in perdita. Tuttavia si può fare un buon lavoro in futuro, anche perchè facciamo molto affidamento sulla capacità imprenditoriale di Toto Naldi». Il tempo ormai stringe. Sa che la gente e il popolo dei tifosi comincia forse a nutrire qulche scetticismo nei vostri confronti. In fondo avevate detto di esser pronti a versare 120 milioni di euro. Dove sono? «E&8217; forse giusto che ci sia scettiscismo. Una trattativa così grossa e complessa può fare un giorno un passo avanti e un altro tre passi indietro. Non stiamo mica al mercato a comprare cammelli. Direi invece che tutto si sta svolgendo abbastanza velocemente, anche perchè i tempi sono stretti». Se l&8217;obiettivo è il ritorno in serie A non crede che bisogna fare presto e sul serio? «Stiamo lavorando così come sta lavorando anche Naldi, al quale bisogna dare atto e merito di aver mantenuto quanto ha promesso a Napoli e ai tifosi. In fondo è grazie a Naldi che oggi stiamo parlando di una possibile nostra entrata nel Calcio Napoli. Solo qualche mese fa tutto questo sembrava impossibile. Si parlava di fallimento, oggi invece grazie a Naldi il Napoli ha messo al sicuro l&8217;iscrizione al prossimo campionato».