Alvino: "Fossi un tifoso domenica farei partire una bordata di fischi per Spalletti"
Il giornalista Carlo Alvino è intervenuto nel corso del "Cronache Azzurre" sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "Un ricordo di Napoli-Juve? il ricordo è bellissimo perché all'epoca io lavoravo per Telelibera 63. Non c'era una vera e propria tribuna stampa, ma c'era un piccolo spazio riservato alle televisioni private, al di sotto di un gabbiotto posizionato nella tribuna superiore. Noi eravamo lì con le telecamere, sotto a questo gabbiotto, tra i tifosi. Perché, insomma, era un calcio più artigianale, diverso dal calcio di oggi, quindi c'era questo stretto contatto con i tifosi".
Lobotka? Innanzitutto è un infortunio devastante, come lo sono stati anche quelli di Lukaku, De Bruyne e chi più ne metta. Questo è devastante ancora di più perché arriva in piena emergenza, senza il suo sostituto naturale, Gilmour, anche lui fuori. Io non so più cosa dire, veramente mi sono arreso a questa sfortuna. Come si dice, la fortuna è cieca, ma quest'anno la sfortuna ci vede bene e ha gli occhi su Castel Volturno. È incredibile. Non ci fasciamo la testa, come buone abitudini dei napoletani, come buone abitudini di Antonio Conte, che è stato bravissimo fino a questo momento a trovare nelle difficoltà le migliori opportunità sia dal punto di vista tattico, quindi del sistema di gioco, sia nei singoli che poi hanno dato risposte importanti. Questa di Lobotka è veramente un'assenza che faccio fatica a capire cosa possa inventarsi Antonio Conte.
Come sostituirlo? Il primo nome che mi viene in mente è quello di Elmas. Io credo che almeno tre partite Lobotka le salti, spero di sbagliarmi, naturalmente, ma credo che tre partite le possa saltare: Juventus, Benfica e Udinese. Non devi stravolgere questo assetto, che faticosamente hai trovato e che sta dando ottimi risultati. E allora penso a un Elmas nella posizione di Lobotka. Sentivo dire che anche Marianucci, per il passato nelle giovanili, ha fatto il centrocampista, però andiamo sempre in quell’ambito quasi dell’esperimento e non lo puoi fare con la Juventus né tantomeno col Benfica, perché Juventus prima e Benfica poi sono due spartiacque: una per il campionato, l’altra per la Champions League. Sicuro, nel breve, vedremo almeno in questa duplicità, vedremo Elphelmas al cento per cento. Anche se devo essere molto sincero, io il Vergara che ho visto ieri è un Vergara che mi ha convinto, un Vergara che può fare il titolare, è un ragazzo di personalità. Bravo, quindi anche l'ipotesi di investire nella titolarità di Vergara potrebbe essere un'ipotesi da prendere in considerazione. Però il primo nome che mi viene in mente è quello che avete fatto anche voi.
Fischi a Lucca? Un fischio vigliacco, se mi consenti il termine, quello che è stato lanciato addosso a Lorenzo Lucca. Fortunatamente, un fischio vigliacco che non ha coinvolto tutto lo stadio, perché i ragazzi delle curve hanno applaudito, qualcuno anche in altro settore ha coperto con dei "buh" questi fischi, però i fischi ci sono stati. Li reputo vigliacchi perché quando un calciatore indossa la maglia del Napoli e vive un momento di grande difficoltà, come lo vive Lorenzo Lucca… che anche ieri, nonostante il gol, a me personalmente non è piaciuto, ma va incoraggiato. Il calciatore in difficoltà va incoraggiato ancor di più, va incoraggiato quando è evidente il malessere proprio psicologico. Lucca porta sulle spalle un fardello enorme che è rappresentato dalla sua valutazione di 35 milioni di euro. Quello è un peso enorme che Lucca non riesce a scrollarsi di dosso. Se non diamo noi napoletani, noi tifosi del Napoli, noi ambiente, una mano a Lucca… Ma chi la deve dare questa mano a Lucca? Cioè, io questa è una cosa che contesto, ieri con forza, perché ho definito vigliacco l'atteggiamento di chi ha fischiato. È evidente che Lucca ha bisogno del supporto dell'ambiente, del supporto dei tifosi, e noi cosa facciamo? Nel momento del bisogno gli diamo una pugnalata alle spalle. Non mi sta bene, non è un atteggiamento di chi ama il Napoli, non è un atteggiamento da veri tifosi del Napoli. È un atteggiamento, ripeto, ancora oggi con forza da vigliacchi, che trovo assolutamente inspiegabile. Perché un calciatore del Napoli va incoraggiato a prescindere, va incoraggiato ancora di più quando è in difficoltà, come lo è senza ombra di dubbio Lorenzo Lucca. E poi, soprattutto, uno… dicevamo, il Napoli ha segnato un solo gol, la firma e il nome di Lorenzo Lucca. Quindi quanto meno per quello, insomma, i fischi sono tutti spiegati. Poteva fare meglio, ma non è sicuramente stata la peggiore prestazione di Lucca in questo inizio di stagione, dove sta trovando difficoltà. Ma poi, tutto sommato, ieri quantomeno la sua chance l'ha sufficiente, se non un qualcosino in più, se l'era anche conquistata. Poi è chiaro che deve migliorare, deve progredire. Forse era anche fuori contesto il fischio, era proprio quasi preconcetto. Mi ricorda un po' la vicenda Meret, sotto certi aspetti.
Però, Meret in seguito ha fatto degli errori. Ho sentito cose anche su palle che piovevano in area piccola, perché non esce su una traiettoria curva. Voi sapete come me, meglio di me, che ciclicamente ci sono dei calciatori che, per motivi inspiegabili, finiscono nel mirino dell’attività. Ricorderete in tempi recenti Mario Rui e poi vince uno scudetto con il Napoli e diventa il maestro della data. Purtroppo, questa mancanza di equilibrio è caratteristica della piazza napoletana e tante volte ha reso più difficile il percorso per arrivare al top. Io ricordo anche Paolo Cannavaro, tornando indietro Massimo Agostini, Montervino… vi ricordate? Montervino. Però poi, spesso, sono diventati successivamente degli idoli. Speriamo che anche Lucca possa vivere questa… merda morta, anche lui.
Che accoglienza per Spalletti? Ti dico la verità, come la penso io. Se io fossi un tifoso di curva domenica sera allo stadio, il Carlo Alvino tifoso fa partire una bordata di fischi. Devo perdere il fiato dei polmoni, personalmente. Mi auguro che venga accolto con dei fischi. Sono un po' diviso tra indifferenza e fischi, però il fischio mi piace di più, perché fermo restando che Spalletti è un allenatore straordinario, corona della mia testa, ci ha fatto vedere uno dei Napoli più belli della storia. Quello che poi ha fatto Spalletti come uomo ha cancellato con un colpo di spugna tutto quanto di bello aveva fatto da allenatore. Per me, ti dico la verità, mi auguro che il Maradona lo fischi, sonoramente, perché tutte quelle fandonie, tutta quell’ipocrisia, tutto quel filosofeggiare mi sa tanto di presa in giro per i napoletani. Ci aggiungo il libro e ci aggiungo anche l’ultima dichiarazione post-Juventus-Udinese, quando dice “a Napoli mi aspettano i bambini”. Ma quali bambini? Bambini di chi? Ma a che titolo questi bambini dovrebbero mai aspettare Spalletti? Tutte queste filosofie che sinceramente non mi piacciono, mi auguro i fischi.
Io credo che l’atteggiamento di Spalletti più criticabile sia proprio quello post-addio a Napoli, non tanto adesso che è andato ad allenare alla Juventus. Io sono dell’opinione che, poi, un allenatore… senno, anche noi non avremmo dovuto accogliere Conte, che si è dimostrato un grande professionista, uno che si mette anima e corpo nel lavoro e diventa, nel momento in cui prende la panchina del Napoli, il primo tifoso del Napoli, pur chiaramente non rinnegando il proprio passato. Le dichiarazioni di Spalletti e il suo modo anche di dare addio alla piazza sono un po’ subdoli, secondo me. È proprio questo il progetto; fosse arrivato con l’Inter, con il Bologna, avrei detto la stessa cosa che sto dicendo ora: di fischiare. Non è la Juventus, perché viene sempre tirata in ballo la Juventus, ma non c’entra niente la Juventus in questo momento".
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