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Ballotta: "Milinkovic-Savic può spaventare gli attaccanti. Meret? Non capisco lo scetticismo"

Ballotta: "Milinkovic-Savic può spaventare gli attaccanti. Meret? Non capisco lo scetticismo"TuttoNapoli.net
Oggi alle 15:50Radio Tutto Napoli
di Pierpaolo Matrone

L'ex portiere Marco Ballotta è intervenuto nel corso del "Napoli Talk" sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android) analizzando il ruolo del portiere e cominciano da Milinkovic-Savic: "Milinkovic-Savic con la sua stazza può condizionare un attaccante che va a calciare un rigore. Quando sai di avere uno specializzato nei rigori un po' di titubanza può subentrare. Poi dipende chi calcia, perché se di fronte c'è un campione. Adesso gli attaccanti studiano i portieri: se anticipano, se stanno fermi, se fanno un passettino. Con tutte le tecnologie video che ci sono oggi non scappa più niente.

Il migliore in Serie A? A me piace molto Svilar, credo che sia il più completo. Hanno caratteristiche diverse. Maignan sta facendo bene quest'anno, è l'artefice della classifica del Milan perché è sempre il migliore in campo. E quand'è così vuol dire che qualche problematica c'è. Milinkovic-Savic sta facendo bene, quel qualcosa in più lo fa parando anche dei rigori. Svilar secondo me è il più continuo, lo vedo reattivo, sicuro. Non è altissimo, ma prediligo quei portieri più completi. Ma sono tre portieri di altissimo livello.

Meret? Io stravedo per Meret, per me ha fatto benissimo al Napoli, ma non c'è mai stata certezza su di lui, non è mai titolare inamovibile, c'è sempre qualcuno che storce il naso e mi dispiace. Lui è sempre messo sotto esame e non capisco perché. Quest'anno si è fatto il discorso 'Ci vogliono due portieri di grande livello', per le tante competizioni, e per me è un discorso giusto perché il portiere è un ruolo come gli altri, certo più delicato, forse anche per questo a maggior ragione si deve avere due portieri di livello. L'importante è avere una gerarchia chiara"

Di seguito il podcast integrale