Le dieci squadre più in rosso del calcio italiano, ecco la classifica!

Ogni anno La Gazzetta dello Sport redige uno studio sui bilanci societari delle squadre di Serie A. Quest’anno il titolo che ha accompagnato la panoramica economica del nostro calcio era altamente esplicativo ( I CONTI DELLA A: SEMPRE PEGGIO). Il calcio è infatti un business in perdita, se fosse un’azienda come tutte le altre avrebbe già chiuso. Considerando i bilanci di un anno fa (e non le squadre che disputano questo campionato) ecco i dieci messi peggio.
1 - Juventus
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Ricavi: 156,1 milioni di euro | Costi: 263,2 milioni di euro |Plusvalenze: 8,1 milioni di euro
Risultato netto: -95,4 milioni di euro
L’indagine di Gazzetta “incappa” nel peggior bilancio della storia della Juventus e la mette al primo posto. La società bianconera, anche esulando dal progetto stadio che darà i suoi benefici nei prossimi anni, paga demeriti sportivi (fuori dalla Champions) e gestionali (molti giocatori svalutati, da Tiago ad Amauri) aprendo una forbice estremamente pericolosa fra ricavi (molto vicina a Napoli e Roma) e spese (di poco sotto Milan e Inter).
Anche la gestione “collettiva” dei diritti televisivi ha penalizzato i bianconeri (da 211, 5 milioni a 156,1).
2 - Inter
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Ricavi: 217,3 milioni di euro | Costi: 333,8 milioni di euro |Plusvalenze: 51,5 milioni di euro
Risultato netto: -86,8 milioni di euro
“Crollo dei ricavi. E non basta cedere gli assi”. Con questo titolo si apre la sezione che Gazzetta dedica all’inter società che, appena due anni fa, aveva annunciato il pareggio di bilancio.
Il ritorno al passivo è pesante (quasi 90 milioni di euro) soprattutto a causa di un parco stipendi che si divora, da solo, il 90% dei ricavi.
Le previsioni del più importante quotidiano sportivo italiano sul futuro dei nerazzurri sono negative anche in considerazione del fatto che la squadra sarà con ogni probabilità spettatrice nella prossima Champions League.
3 - Milan
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Ricavi: 227,7 milioni di euro | Costi: 328,9 milioni di euro |Plusvalenze: 25,5 milioni di euro
Risultato netto: -69,8 milioni di euro
Fra le messe peggio è la messa meglio in quanto una delle poche a sapere “diversificare meglio i ricavi con invidiabili performance commerciali": tra il 2009 e il 2010 balzo di 10 milioni, fino a 66,7.
Come per tutte le società in perdita anche sul Milan pesa come un macigno il monte ingaggi, che divora la quasi totalità delle spese della società.
Nel “commerciale” guadagna il doppio dell’Inter.
4 - Roma
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Ricavi: 143,9 milioni di euro | Costi: 169,9 milioni di euro |Plusvalenze: 7,8 milioni di euro
Risultato netto: -30,8 milioni di euro
L’Olimpo degli spendaccioni si apre con la Roma; la società capitolina è in pesante passivo (30 milioni nel 2010 / 2011) e “va avanti grazie ai prestiti di Unicredit”.
La nuova proprietà statunitense si troverà a gestire un deficit ancora più pesante nei prossimi esercizi (solo la prima nuova semestrale riporta un passivo di 27 milioni di euro), causato in primo luogo dal mancato accesso ai tabelloni di Champions League.
5 - Genoa
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Ricavi: 57 milioni di euro | Costi: 110,2 milioni di euro |Plusvalenze: 38,9 milioni di euro
Risultato netto: -17 milioni di euro
La top5 si apre con il Genoa di Enrico Preziosi. La società ligure è gravata da pesanti costi gestionali e spende più di 50 milioni di euro in stipendi. Gazzetta, analizzando i dati economici dei rossoblu apre però uno spiraglio: le prossime stagioni vedranno un graduale ridimensionamento delle spese, il processo di sfoltimento della rosa è già iniziato e dovrebbe dare i primi risultati nei prossimi bilanci.
Il Genoa “perde” quanto il Napoli ma rispetto alla squadra del presidente De Laurentis (in attivo di 4 milioni di euro) guadagna la metà.
6 - Sampdoria
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Ricavi: 56,7 milioni di euro | Costi: 77,3 milioni di euro |Plusvalenze: 2,7 milioni di euro
Risultato netto: -9,6 milioni di euro
La sorprendente retrocessione di un anno fa è stata un salasso per una formazione costruita con ben altre ambizioni.
Gazzetta mette in evidenza il dispendio di risorse che la Samp “costa” alla famiglia Garrone (l’azienda di famiglia era anche sponsor ufficiale con Erg): in tre anni sono 33 i milioni volati via.
7 - Fiorentina
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Ricavi: 75,9 milioni di euro | Costi: 113,8 milioni di euro |Plusvalenze: 3,9 milioni di euro
Risultato netto: -12,8 milioni di euro
La squadra gigliata dopo alcuni anni “fortunati” anche a livello sportivo (ha partecipato qualche stagione fa alla Champions League) paga risultati sul campo approssimativi (due anni senza coppe).
I Della Valle, ricorda Gazzetta, hanno immesso denaro per attutire le perdite ma, nelle previsioni, il bilancio 2011 dovrebbe essere tre volte peggiore di questo, con una perdita stimata attorno ai 30 milioni di euro.
8 - Bologna
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Ricavi: 45,7 milioni di euro | Costi: 58,7 milioni di euro |Plusvalenze: 12,4 milioni di euro
Risultato netto: -4,2 milioni di euro
Società parzialmente rinnovata fra le più “virtuose” per Gazzetta dello sport.
Con i nuovi “esercizi” dovrebbe uscire dalla top ten delle società in rosso grazie ad una politica gestionale più assennata.
In un anno (quello considerato) ha risparmiato quasi 8 milioni di euro limando al ribasso diversi ingaggi. Se nel 2010 / 2011 risulta in rosso di 4 milioni e mezzo nel 2011 /2012 dovrebbe scendere a soltanto 2 milioni di euro di passivo.
9 - Cesena
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Ricavi: 30,7 milioni di euro | Costi: 42,6 milioni di euro |Plusvalenze: 16,4 milioni di euro
Risultato netto: -2,4 milioni di euro
Ha speso in vista della salvezza.
Dall’indagine risulta un’esplosione dei ricavi (da 7,7 a 30,7 milioni in un anno) ma anche un deciso appesantimento degli stipendi.
Fra le piccole è una di quelle che ha investito maggiormente. La scommessa vinta è Nagatomo; con il giapponese (ceduto all’Inter) sono entrati in cassa quasi 9 milioni di euro.
10 - Cagliari
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Ricavi: 45,8 milioni di euro | Costi: 48 milioni di euro | Plusvalenze: 1 milione di euro
Risultato netto: -1,8 milioni di euro
Compare a scapito di altre formazioni ma Gazzetta ammette attenuanti: “Segna 1,8 di deficit ma con plusvalenze risibili segno che la gestione è caratterizzata da equilibrio”.
Il Cagliari attende, dal bilancio 2011-12, numeri molto più felici (verranno messi in esercizio i 24 milioni di euro delle cessioni di Lazzari, Marchetti e Matri) per intanto registra un passivo di 1,8 milioni (che non ci sarebbe senza i costi di progettazione del nuovo stadio).
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