Il top-player acquistato e mai annunciato

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(di Arturo Minervini) - No, nessuno ci provi. Non siamo più nella sfera della casualità. C’è una costanza che si è fatta indizio sostanzioso, anzi prova quasi schiacciante. Allan Marques Loureiro, brasiliano atipico nato nel gennaio del ’91 a Rio De Janeiro, è diventato qualcosa di speciale, diverso da tanti altri. Relegarlo a semplice exploit legato ad un buon momento di forma sarebbe quasi offensivo adesso che, da ormai due anni, viaggia su un rendimento che appartiene soltanto a pochi eletti nel nostro campionato. Il mediano di spinta, il mastino che ha sgrezzato anche i piedi e riesce a prevedere con qualche secondo di anticipo quello che accadrà sul terreno di gioco. Un irrinunciabile per Sarri prima e per Ancelotti in questa nuova epoca azzurra. 

Esplosione assoluta. Il cambio di marcia è avvenuto all’inizio della scorsa stagione, Allan ha acquisito consapevolezza nei propri mezzi ed ha trovato una continuità a tratti disarmante per il grande dispendio psico-fisico che richiede la sua tipologia di gioco. In ogni gara ha saputo migliorarsi, diventando riferimento non solo tecnico ma anche emotivo nelle gare più delicate, dove servono polmoni, cuore e cervello. Qualità che sono compresse in dosi massicce nel centrocampista alto 175 centimetri ma che non teme il confronto con i colossi che ha dovuto affrontare nel corso della sua carriera.

La semplicità dell’Allan pensiero. “Stiamo provando a mettere in pratica quanto più velocemente possibile ciò che ci chiede il nuovo allenatore, non possiamo già pensare allo scudetto però vogliamo partire bene e guardare partita dopo partita. Se poi saremo in una buona posizione, allora lo scudetto diventerà uno dei nostri obiettivi”. Inutile, dunque, andare troppo avanti con la mente o perdersi tra la nostalgia del passato e le ansie del futuro. Meglio focalizzarsi su un presente che ha visto Allan sfoderare già una prestazione eccezionale sul campo della Lazio, che non si può confinare ad uno stato di forma temporaneo. La verità è che Allan è diventato in questi mesi un Top in quel settore del campo, uno che è cresciuto a dismisura in questi mesi e che si candida per diventare leader assoluto nella gestione Ancelotti.