Chiariello: “Felice che Lookman stia lontano da Napoli, a noi serve gente seria!”

Il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto "Punto Chiaro" ai microfoni di Radio CRC: "Ho chiesto scusa perché avevo malignato e quando uno sbaglia ha l'obbligo di scusarsi. Su X, avevo scritto le seguenti parole, era il 17 agosto: ‘Hanno apparecchiato il ‘pastrocchio’. Plusvalenze a gogo per tutti. Percassi salva la faccia, Marotta sacrifica l'ultima ruota del carro, uno scarto della Roma. Ademola invece della sospensione dello stipendio riceve una bella maglia nerazzurra con qualche stella sopra e qualche milione in più in banca. Questo è il calcio italiano. Va tutto bene madama la marchesa del Grillo o del Grullo? L'importante è difendere il brand, vero Vinavil Gravina?’. Poi avevo aggiunto a una domanda di tale Stefano. ‘Mi scusi dottore, ma che c'è di irregolare in queste due trattative? Non vedo niente di scandaloso’. Io risposi: ‘Niente di irregolare, intendiamoci. Solo un pastrocchio che porta benefici contabili e consente la doppia operazione’. Non ho parlato di regolarità, ma di apparecchiare le cose ai fini contabili, affinché si possono fare due operazioni lecite, formalmente sganciate, ma che non sarebbero possibili altrimenti. Perché senza la prima non sarebbe possibile la seconda. Cioè, in pratica, l'Inter non aveva i soldi per comprare Lookman, aumentando il valore e quindi l'introito di Zalewski, aveva i soldi per comprare Lookman. E poi fa ridere che il tanto decantato ex romanista da riserva sia aumentato di valore di oltre 10 milioni in così poco tempo. Avendo visto in tanti anni quanto siano abili i Percassi, non li faccio rimbecilliti all'improvviso. Io non ce l'ho l'anello al naso. Lei sì. Poi magari Ademola non passa all'Inter e allora devo dire che Marotta è un genio e Percassi perde colpi all'improvviso. Va bene, la Befana vola.
Mi ero sbagliato, perché Lookman all'Inter non c'è andato e ieri ho scritto: ‘Mi sono sbagliato, non è andata così, sono stato malpensante e me ne scuso. Resto però sorpreso come una famiglia così lungimirante, avveduta e capace come quella dei Percassi possa aver pagato 17 milioni il polacchino Zalewski, riscattato pochi mesi prima dall'Inter per 6 milioni e non certo messosi in luce. Riserva era e riserva è rimasta all'Inter senza incidere più di tanto. C'è qualcosa che mi sfugge, ma sarà sicuramente un problema mio di comprensione di certe dinamiche’. Ho chiesto scusa, ma ho rilanciato il dubbio. Perché Zaleschi vale 17 milioni? Come mai l'Atalanta ha accettato di pagare 17 milioni Zalewski e circa 30 milioni Musah? Che era una riserva del Milan, 30 milioni, 25 + 5.
Si parla tanto di Lucca costato troppo, di Bekeuma costato troppo, Lang costato troppo. Tutti quelli ‘Pappò cacc e sord!’, ora ‘E’ costato troppo’, il nuovo mantra. Poi scopri che la società di riferimento, quella che ci hanno sbattuto in faccia per anni, e non ne posso più, ‘Non siamo buoni come l'Atalanta! Guardate, l'Atalanta ha perso Scamacca, l'ha sostituito con Retegui in meno di una giornata. E guardate come son bravi loro. E l'Atalanta sì che so forti e noi siamo fessi! Loro son forti e noi siamo la bancarella del torrone! Loro sono forti!’ e l'Atalanta qua e l'Atalanta là. Poi io alla fine mi interrogo dicendo hanno venduto benissimo Retegui agli arabi e poi si vanno a prendere Zalewski a 17 milioni e Musah a 30 milioni. Il ‘bah!’lo trovo d'obbligo. Come mai queste quotazioni per due riserve dell'anno scorso di Milan e Inter? Perché Ademola Lookman è rimasto all'Atalanta sul groppone, l'hanno fatto allenare a parte, l'hanno messo in lista Champions e proveranno a recuperarlo per poi perderlo per la Coppa d'Africa.
Però questo mi fa aprire a due riflessioni. Primo, sono stato dal barbiere, ho fatto i capelli, ma il mio barbiere non mi ha dato nessuna notizia. Tutto a posto. Il mio barbiere mi ha parlato della meravigliosa situazione di Baia Domizia, dove il sindaco sta facendo cose bellissime che sta rifiorendo tutto a Baia Domizia, si sta bene d'estate e io aspettavo la notizia di mercato e volevo la conferma che Raspadori fosse andato all'Atalanta e Lookman al Napoli, ma il mio barbiere non ha confermato, per carità. Interrogati frate cugini non hanno risposto e quindi prima d'assegnazione non mi è arrivato niente di buono da quel versante. Non frequento i barbieri giusti, evidentemente. Per fortuna il mio non è sbagliato, perlomeno. La seconda riflessione è che quando io ho detto che io uno come Lookman non ce lo voglio nella mia squadra del cuore, perché voglio uomini che fanno gli uomini, sono stato vituperato, offeso, dileggiato e dire poco, specialmente da quelli molto peri e assai patetici,
Io uno come Lookman non lo volevo. Mo tutti quanti ‘Adamola però ha lasciato la società, se n'è scappato 15 giorni, non ha dato notizie di sé. L'Atalanta è rimasta in Braghe di tela’. Pronti via il campionato scorso, fa la Supercoppa di malavoglia e le prime due giornate si fa esentare dal giocare. Quest'anno che è successo? La stessa cosa. Ma il contratto a Lookman glielo fanno su 36 giornate, non su 38? C'è un contratto a giornate? Chi ne salta le prime due per contratto oramai? Che mò è bello il volemose bene del genere romano applicato in salsa bergamasca, ma di certo il suo comportamento è stato indecente. Ancora una volta. Se poi lo confronto con uno come Rrahmani, che è un difensore di statura internazionale oramai, due scudetti da grande protagonista, leader, non ha saltato un secondo. Che rinnova il contratto col Napoli, pur avendo avuto un'offerta ricchissima dagli arabi e da club inglesi, mi viene da dire il napoletano ‘Kist so omm’. Elmas che torna con le lacrime agli occhi dalla commozione, che quando ha sentito che il Napoli lo avrebbe ripreso ha detto: ‘Bloccate tutte le trattative, io devo tornare a Napoli, non voglio sapere niente! Scott McTominay che apre le porte di casa sua a Manna e dice ‘Vieni’. ‘Ma tu vedresti a Napol?’ ‘Come ci vengo volentieri, mi entusiasta’. E’ venuto un entusiasmo incredibile a lui e Billy Gilmor. De Bruyne, che c'ha mille offerte, perché è un fuoriclasse, e sceglie Napoli. E voi state ancora a parlare Lookman.
A me la cosa bella è che poi le soddisfazioni me le piglio come la vendetta, un piatto freddo meraviglioso. ‘Il primo settembre, il primo settembre’, e De Laurentis se l'è messi in saccoccia a tutti. Lo so che l'opzione non è acquisto, ma De Laurentiis ha detto una cosa chiara: ‘Smettetela di rompere le scatole, ci stiamo lavorando sul serio, sul centro sportivo’. Ed è vero, perché poi siamo andati alla verifica. Quei campi esistono, quei terreni esistono, il progetto esiste, si farà. Il Napoli ci sta lavorando, ha assunto un dirigente proprio per fare questo, c'è un ufficio tecnico che fa questo da mesi. Sono cose vere, non sono sciocchezze. De Laurentiis che se l’è messi in tasca tutti con una meravigliosa strategia comunicativa. Mo ai voglia Iannicelli a dire: ‘Tutti sanno che l'opzione non è acquisto e non c'è la prima pietra’. Ma De Laurentiis batte Iannicelli e company 3-0 comunicativamente, un genio! E io me l'avessa fa' con i peri molto patetici, ma per fa che? Ma che confronto posso mai accettare? Con chi mi offende per il solo fatto che ho fatto uno scherzo di un autografo al presidente per vedere come reagiva e vengo additato come uno scostumato che salta la fila. Ma voi non state buon ca capa! Voi siete malati di protagonismo! E oggi questo raccogliete: Lookman. Eccolo lì. È un problema come è diventato Hermoso, che ora Gasperini sta provando a rivalorizzare. Che l'anno scorso è finito nel dimenticatoio e quando io ho detto non ci serve apriti cielo! Il signor Lookman, nigeriano come Victor Osimhen, in una nazionale di fuoco, dove si picchiano e si offendono e si attaccano presidente della federazione, allenatore cacciato, giocatori che fanno i comodi loro. Ma non c'era bastato Victor Osimhen a Napoli? Sta tutta gente seria, come serio Antonio Conte, tutto il suo staff. E quando c'è stato qualcuno nel suo staff che ha cominciato un po' a debordare, sapete Conte che ha fatto? La cartella: ‘Vai via! Fuori, non c'è spazio per chi vuol fare il protagonista. Testa bassa e lavorare’. E a me piace la gente così. Sarà perché io nella mia vita me la sono sempre sfangata, ho sempre lavorato, con la febbre a 40, non ho mai marcato visita. Vado in onda di domenica da 36 anni, ho saltato una domenica perché la febbre a 40 e l'ho fatta comunque da remoto perché sono abituato a rispettare gli impegni. Sono venuto in onda in radio che ero in condizioni da non poter manco alzare dal letto e so venuto lo stesso, perché per il lavoro ho rispetto sacro. Il giorno che è nato mio figlio, io stavo in clinica col telefono a lavorare e mia moglie diceva: ‘Ma manco quando nasce tuo figlio ti dai pace?’. No, perché per me non esistono i compleanni, non esistono onomastici, non esiste Natale, non esiste Capodanno. Quando si fatica si fatica! Non che faccio il milionario, come Lookman, marca visita perché me ne voglio andare. Guagliò, tu hai firmato un contratto e il Napoli sta costruendo una grande era partendo da gente seria. Non c'è spazio per le cape sciacque. Questo è il primo comandamento di De Laurentis e di Antonio Conte. Manna con una gamba rotta, con operazione fatta, con le stampelle, ha lavorato come un nero nelle miniere dell'800, 14 ore al giorno, senza lamentarsi mai! Io adoro chi ha l'etica del lavoro, chi guarda altri meglio di sé per migliorarsi. C'è De Bruyne che non ha saltato un secondo allenamento, non ha mai fatto pesare il suo status. È un punto di riferimento per i compagni, che lo guardano e dicono: ‘Guarda sto fenomeno, che comportamenti che ha." Scott McTominay che non s'atteggia proprio. Perché dovevamo mettere una mela marcia nel nostro spogliatoio? Ditemelo. Io me lo piango ancora a Giacomino Raspadori, ma non per il giocatore che è che pur mi piace, ma per l'uomo che è, per il ragazzo che è. E pur non avendo una stima infinita di Mazzocchi sul piano tecnico, io sono ben contento che sia nel nostro spogliatoio, perché è uno che dà l'anima, dà il cuore, quella maglia la sente sulla pelle. E questo è un valore che va al di là di saper fare uno stop migliore di un altro.
Nessuno mi saprà spiegare perché Zalewski vale 17 milioni. Io mi sono sbagliato e chiedo scusa, avevo malignato, il pastrocchio non c'è stato. Ciò non toglie, che sono ben felice che il signor Ademola Lookman, gran calciatore al cospetto di Dio, stia lontano 1000 km da Napoli, perché a noi serve a gente seria. Seria perché sono una persona seria e non mà posso fa' che pagliacci, né in campo e né fuori. E v ‘aggio servito!”.
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