L’attore D’Amore: “Al gol di Raspadori mi hanno cacciato dal ristorante. Ho in mente un film su Calzona”

L’attore D’Amore: “Al gol di Raspadori mi hanno cacciato dal ristorante. Ho in mente un film su Calzona”
martedì 5 marzo 2024, 20:30Le Interviste
di Francesco Carbone
Marco D’Amore, attore, regista italiano e grande tifoso del Napoli, è intervenuto ai microfoni di TVPlay per commentare la vittoria degli azzurri ai danni della Juve

Marco D’Amore, attore, regista italiano e grande tifoso del Napoli, è intervenuto ai microfoni di TVPlay per commentare la vittoria degli azzurri ai danni della Juve: “Sono malato del Napoli. Domenica sera siamo andati ad Ancona e Jesi per fare il saluto in sala e poi siamo corsi in un ristorante ma ci hanno cacciato, perché quando ha segnato Raspadori ci siamo scatenati. Mi vergogno di me stesso, una signora si è girata e ha detto di mandarci via perché non ne potevano più, ma avevo già un precedente. All’epoca del primo film fatto con Servillo “Una vita tranquilla” ero in Germania ed era il giorno del famoso 3-2 a Torino con la doppietta di Hamsik e il ristoratore mi ha tirato i piatti dietro. Ho fatto saltare il tavolo e mi sono buttato a terra dopo il gol di Datolo.

Forse ci sarebbe da scrivere un film su mister Calzona se le cose andassero come speriamo, perché confrontarsi con una piazza così importante, arrivare da terzo allenatore come forse solo gli outsider sanno fare mangiandosi le possibilità con fame, desiderio e ossessione è un favola interessante da raccontare e speriamo di poterlo fare tra undici partite dicendo ‘alla fine quello meno titolato e considerato ci ha portato dove sogniamo’.

L’anno scorso dopo la partita con l’Udinese ho esultato piangendo: idealmente vincere lo scudetto ha significato rivivere la festa con mio nonno e mio padre quando avevo nove anni. I caroselli in strada, quella gioia che da troppo tempo non sentivo e il Napoli riesce a far vivere legando anche certi ricordi”.