Neres al top, il focus di Tmw sulla sua 'malattia': ce l'ha anche Huijsen
Perché David Neres dà spesso l’impressione di avere gli occhi semichiusi, persino quando esulta dopo un gol? Se l'è chiesto Tuttomercatoweb.com in un focus dedicato a uno degli uomini di momento in casa Napoli. Di seguito quanto si legge sul portale: "L’idea di uno sguardo stanco o di un atteggiamento volutamente distaccato non c’entra nulla. L’esterno del Napoli, tra i volti più incisivi di questo inizio di stagione e in campo anche nell’ultimo successo contro la Cremonese, convive da sempre con la ptosi palpebrale, una condizione congenita che causa l’abbassamento della palpebra superiore. Un tratto somatico evidente, che però viene spesso interpretato in modo errato e non ha alcun legame con la sua condizione atletica o con l’intensità che mette nelle partite. Dal punto di vista clinico, la ptosi deriva da un funzionamento incompleto del muscolo che solleva la palpebra. Quando questa non arriva a coprire la pupilla - situazione che riguarda proprio Neres - la capacità visiva resta del tutto normale.
Non ci sono limitazioni funzionali, né ripercussioni sulla pratica sportiva, anche ai massimi livelli. Con il tempo, il corpo trova da solo piccoli equilibri: una leggera inclinazione del capo, il mento appena più alto, accorgimenti automatici che non compromettono in alcun modo la visione di gioco. Il quesito più frequente resta sempre lo stesso: ci vedrà bene o no? La risposta è semplice e definitiva: sì. Neres percepisce spazi, movimenti e traiettorie senza difficoltà. E non è un’eccezione nel calcio contemporaneo. Anche Dean Huijsen, passato da Roma e Juventus e oggi al Real Madrid, presenta la stessa condizione congenita. La conferma che si tratta di una peculiarità fisica, non di un limite tecnico o prestazionale".
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