Perché le prime otto giornate avevano ingannato tutti

Un moto d'orgoglio, un pieno d'entusiasmo prima di atterrare sulla realtà e sui propri limiti. Aveva illuso tutti il Napoli di Spalletti capace di vincere le prime otto giornate di campionato. Ventiquattro punti, primo posto e lecite ambizioni scudetto. Il Napoli, poi, s'è sgonfiato, non è riuscito a dar seguito a quell'exploit, s'è spento presto, ha pagato difficoltà singole e collettive sfociate nel tracollo di Empoli.
Altro che scudetto
C'è una statistica che deve allarmare: dopo quell'inizio, cancellate le prime otto gare che comunque oggi hanno un peso nella classifica parziale, il Napoli ha avuto un rendimento normale, alla Gattuso, tant'è vero che ha conquistato 43 punti e nella speciale graduatoria dalla nona alla trentaquattresima giornata sarebbe quinto, superato anche da Juventus e Fiorentina. Le difficoltà altrui hanno ingannato, si è parlato a lungo di scudetto perché lo consentiva l'aritmetica, ma il Napoli non s'è mai allontanato da quello della passata stagione e il ritorno in Champions, traguardo comunque ad un passo, evidenzia i meriti dell'allenatore (che pure ha le sue colpe) e deve far riflettere su problemi ben più ampi che coinvolgono anche la rosa e l'aspetto tecnico di una squadra che in estate andrà rifondata per il proprio bene.
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