I due volti della svolta: la Supercoppa è il manifesto del nuovo Napoli

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Oggi alle 19:45Rassegna Stampa
di Redazione Tutto Napoli.net

La Supercoppa vinta contro il Bologna non è solo un trofeo da aggiungere in bacheca: è il punto di sintesi del nuovo Napoli di Antonio Conte, una squadra che ha trovato continuità, certezze tattiche e nuovi protagonisti. Lo scrive Sportmediaset, analizzando il 2-0 maturato nella finale e ritenendolo un riflesso di un percorso più ampio per rendimento individuale e collettivo:

"Se c’è un volto che sintetizza meglio di altri la trasformazione del Napoli, è quello di David Neres. Alla seconda stagione in maglia azzurra, il brasiliano sembra finalmente aver trovato quella continuità che era mancata nei primi mesi, quando appariva spesso fuori contesto rispetto ai principi di gioco di Conte. Nella finale di Supercoppa contro il Bologna, Neres è stato semplicemente decisivo: non solo per i gol, ma per la sensazione costante di pericolosità. Oggi è un giocatore pienamente inserito nel sistema, capace di interpretare più ruoli offensivi, attaccare la profondità, muoversi tra le linee e incidere anche senza palla. La sua crescita non è solo tecnica, ma soprattutto mentale: Neres gioca con fiducia, prende responsabilità e dà continuità alle prestazioni, qualità che lo rendono una pedina fondamentale nel Napoli attuale.

Accanto a lui, sta emergendo con forza anche Rasmus Højlund, il cui contributo va oltre il semplice dato realizzativo. Il centravanti è diventato un riferimento costante: lavora per la squadra, attacca gli spazi, porta via uomini e crea le condizioni ideali per l’inserimento degli esterni. La Supercoppa ha confermato la sua crescita nel rendimento e nella comprensione del gioco richiesto da Conte. Højlund appare più lucido nelle scelte, più efficace nel gioco spalle alla porta e sempre più coinvolto nella manovra offensiva. La sua presenza consente al Napoli di essere più verticale e imprevedibile. Dietro questa evoluzione c’è, in modo evidente, il lavoro di Antonio Conte. La svolta passa anche da una gestione forte, quasi radicale, durante l’ultima sosta. Dal punto di vista tattico, il Napoli è oggi più ordinato, ma è soprattutto sul piano psicologico che Conte ha inciso: ha restituito fiducia a giocatori che sembravano marginali, come Neres, e ha responsabilizzato elementi chiave come Højlund".