Repubblica - "Non era solo il Covid, ma la m***a sotto che non si può dire", l'intercettazione di Agnelli con Arrivabene

L'edizione odierna del quotidiano Repubblica riporta testualmente alcune delle intercettazioni che riguardano la Juventus. Ad esempio quella che svela il contenuto del dialogo via messaggi tra l’ex direttore sportivo, Paratici, e il suo braccio destro, Federico Cherubini.
Paratici scrive a Cherubini: "Dobbiamo essere aperti su tutto. La priorità sarà vendere in prima squadra ma allo stesso tempo prepariamo cessioni giovani. Facciamoci trovare pronti, così potremmo scegliere e non essere costretti a restare a piedi. In qualche modo faremo e arriveremo a dama… ne sono sicuro, siamo troppo bravi e troppo allenati".
Dell’"allarmante situazione economica, patrimoniale e finanziaria" della Juve, secondo i pm, era a conoscenza anche Agnelli. In occasione del rinnovo di Chiellini, il contabile della Juventus, Stefano Bertola, dice: "Non c’è criterio nel modo in cui spendiamo i soldi. Non c’è da stupirsi se in due anni abbiamo chiesto 700 milioni di euro agli azionisti".
Ma anche le parole di Agnelli ad Arrivabene: "Non era solo il Covid, ma tutta la merda che sta sotto che non si può dire".
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