Il Roma: "Silenzio assordante al San Paolo, serve l’apporto degli ultrà"

È arrivato il tempo di trovare un accordo. Il San Paolo non può più rimanere vuoto. Da un po’ di settimane c’è un silenzio assordante a Fuorigrotta. Quei pochi tifosi che entrano fischiano anche. E naturalmente a giovarsene sono le squadre avversarie. Manca l’apporto degli Ultrà nell’olimpo del calcio partenopeo. I gruppi storici delle Curve hanno deciso di rimanere fuori perché non si sentono più liberi di tifare. Da questa stagione, infatti, il codice di regolamento d’uso della struttura flegrea è diventato il nemico numero uno. Tantissime le multe arrivate ai tifosi grazie alle immagini rilevate dalle 400 telecamere installate per le Universiadi. Chi anche passa sulle scale o non siede al suo posto casualmente viene immortalato e multato. Alla seconda ammenda arriva il Daspo. Giusto prendere provvedimenti se non si rispettano le regole ma bisogna permettere ai sostenitori partenopei dei settori popolari di poter tifare con cori, bandiere e megafoni. Purtroppo neanche questo possono fare e di conseguenza hanno deciso di rimanere fuori allo stadio. Una presa di posizione che sta costando cara non poco al Napoli. «Se vogliono ci vado a parlare io», ha detto Gattuso al termine della sfida contro l’Inter. Anche il nuovo allenatore ha capito le difficoltà di non avere i gruppi storici sulle gradinate.
UN PUNTO DI INCONTRO. Serve, quindi, riportare gli ultrà allo stadio. Al questore di Napoli interessa che si rispettino le regole. E in principal modo si lascino libere le scale per questioni di sicurezza. Ma i gruppi storici non vogliono intralciare le vie di fuga, hanno solo intenzione di fare i cori, sostenere i propri beniamini con megafoni e bandiere senza, però, avere il timore di incappare in una multa e conseguentemente in un Daspo. Ed è per questo che in tanti hanno deciso di stare fuori. Sarebbe opportuno programmare un incontro con le varie parti per trovare una soluzione. Sempre senza andare contro le regole principali del codice d’uso dello stadio. Si potrebbe creare una fan zone come all’Olimpico di Roma. Praticamente è una parte della Curva dove non ci sono i sediolini e dove si possono riunire gli ultrà per tifare con bandiere e cori senza incorrere in ammende. Nella Capitale il Coni ha dato l’ok per poter avere quest’area riservata nella Curva Sud. La situazione al San Paolo è complicata poiché la convenzione è del Napoli ma chi decide i cambiamenti è il consiglio comunale. L’assessore allo Sport, Borriello ha detto più volte di voler incontrare i tifosi e organizzare una tavola rotonda dove poter chiarire questa situazione. Qualcosa si sta muovendo e già per la sfida di Coppa Italia con il Perugia di martedì prossimo ci potrebbe essere il ritorno allo stadio dei gruppi storici. Sarebbe un passo in avanti non da poco per il Napoli di Gattuso.
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