Jacobelli avverte la Juve: "Esca dalla Superlega, non si può tenere piede in due scarpe"

“Juve, imita il Chelsea. Stop alla Superlega”. A due giorni dal trionfo Champions dei Blues, Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, guarda così alle vicende dei bianconeri, ancora impegnati nel progetto Superleague: “È accaduto soltanto quaranta giorni fa, ma è già storia del calcio. Ricordate? È la sera del 20 aprile scorso, a Stamford Bridge, una folla di tifosi del Chelsea grida ‘il calcio appartiene a noi non a voi’, blocca il bus dei Blues impedendone l’accesso allo stadio. Soltanto l’intervento di Petr Cech, per undici anni portiere del Chelsea e ora suo dirigente, riesce a convincere i fan a togliere l’assedio. Di lì a poco, il club di Abramovich fa ufficialmente retromarcia.
Memori del precedente Chelsea, non è mai troppo tardi per la Juve perché arrivi il momento in cui molli il Real Madrid e il Barcellona al loro destino e si sganci dal carro che andrà a sbattere contro la stangata Uefa. I comunicati ufficiali che riflettono la strategia del muro contro muro, tanto a cara a Perez, hanno fatto il solletico a Ceferin. […] Il Chelsea è uscito dalla Superlega e ha vinto la Champions; la Juve rimane dentro la Superlega, ma vuole giocare nella prossima Champions che le frutterà almeno fra i 70 e gli 80 milioni, però rischia di esserne esclusa dall’Uefa. Non si può tenere il piede in due scarpe. La caduta può fare molto male”.
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