L'editoriale di Corbo: "Gira una frase di crudele ironia su Sarri dopo la Coppa Italia"

Nel suo consueto editoriale, il Graffio di Repubblica, il giornalista Antonio Corbo analizza quanto accaduto dopo la finale dell'Olimpico: "In fondo alla sesta Coppa Italia del Napoli si scopre una goccia amara come i livori, dolciastra come l’ipocrisia, acida come l’incoerenza. Gira una frase di crudele ironia: Finalmente Sarri ha fatto vincere qualcosa al Napoli. È vero, il figlio più tenebroso della solare Bagnoli ha favorito la sua vecchia squadra nella conquista del trofeo. A sua insaputa, certo.
Gli ha messo contro una Juve involuta, penalizzata dall’inedito equivoco tattico sulle posizioni di Dybala e Ronaldo, sfiorita nei loro estri, con Pjanic che non sa più guidarla. Sarri, in cattiva serata, non ha neanche usato tutti e cinque i cambi, gliene sono bastati tre per accettare la resa. Si può andare all’infinito nel criticare il devoto lettore di Bukowski per la seconda coppa persa dalla Juve dopo quella lasciata alla Lazio. Ma è ingeneroso ed anche inutile, perché già ricomincia a Torino il processo a Sarri".
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