"Maradona assistito per le dipendenze, ma ci si è dimenticati del suo cuore": le accuse dall'Argentina

"Maradona assistito per le dipendenze, ma ci si è dimenticati del suo cuore": le accuse dall'ArgentinaTuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 1 dicembre 2020, 15:40Rassegna Stampa
di Arturo Minervini
Si parla di Diego Armando Maradona, e delle polemiche dopo la sua morte, sull'edizione odierna del Corriere della Sera. 

"Ci si è dimenticati del suo cuore che marciava a 115 battiti al minuto, 35 di troppo". Si parla di Diego Armando Maradona, e delle polemiche dopo la sua morte, sull'edizione odierna del Corriere della Sera. 

"Di sicuro, qualcuno ha mentito. L’infermiera Gisela Madrid l’ha ammesso dicendosi costretta, ora che c’è un’inchiesta per omicidio, e va giù durissima su Luque che avrebbe tentato d’incolparla e che pure lui si presenta ai giudici. «Maradona è stato assistito per le sue dipendenze — rivela Gisela —, ma ci s’è dimenticati del suo cuore»: che marciava a 115 battiti al minuto, almeno 35 di troppo per un malato di coronarie. L’infermiera è stata chiamata al capezzale dieci giorni prima della morte, racconta, ma Diego l’ha licenziata quasi subito: sarebbe rimasta perché gliel’han chiesto i parenti, 'ma stavo sempre sulla porta e controllavo solo che gli dessero le medicine'.

Il suo stupore, quando Maradona cadde nella villa di Tigre: 'Ha battuto la testa sulla destra, il lato opposto a dov’era stato operato. Non un colpo forte. Però è rimasto tre giorni così, da solo. Rintanato. Non guardava nemmeno la tv. Nessuno che lo visitasse, l’aiutasse, gli facesse una risonanza magnetica. Nessuno che avvertisse la clinica Olivos. Lui non era in grado di decidere, ma sarebbe potuto andare nell’ospedale più lussuoso del mondo. Non fosse rimasto in quel luogo, inadatto, probabilmente non sarebbe morto'.