Calhanoglu, che attacco a Lautaro: “Il vero leader non alza la voce e non cerca colpevoli!”

Hakan Calhanoglu rompe il silenzio con un lungo post pubblicato sui propri canali social. Dopo l'eliminazione dell'Inter dal Mondiale per Club e le parole del capitano, Lautaro, e dopo il post social della moglie del centrocampista turco, ecco le parole dello stesso giocatore che fa chiarezza su quanto accaduto ma lascia sospeso il suo futuro sempre più in bilico: "Ieri abbiamo perso. E fa male. L'ho vissuta con tristezza, non solo da calciatore, ma da persona che tiene davvero a questa squadra. Nonostante l'infortunio, subito dopo il fischio finale ho chiamato alcuni compagni per far sentire il mio sostegno.
Perché quando ci tieni, è quello che fai. Quello che mi ha colpito di più, però, sono state le parole arrivate dopo. Parole dure. Parole che dividono, non uniscono. In tutta la mia carriera non ho mai cercato scuse. Mi sono sempre preso le mie responsabilità. Ho giocato anche con il dolore. E nei momenti difficili, ho sempre cercato di essere un punto di riferimento. Non a parole ma con i fatti. Rispetto ogni opinione - anche quello di un compagno , anche quello del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico.
Non ho mai tradito questa maglia. Non ho mai tradito questa maglia. Non ho mai detto di non essere felice all'Inter. In passato ho ricevuto offerte - anche molto importanti. Ma ho scelto di restare. Perché so cosa rappresenta per me questa maglia. E pensavo che le mie scelte parlassero da sole. Ho avuto l'onore di essere il capitano della mia nazionale. E ho imparato che il vero leader è quello che resta accanto ai suoi compagni, non quello che cerca un colpevole quando è più facile farlo. Il futuro? Lo vedremo. Ma la storia ricorderà sempre chi è rimasto in piedi. Non chi ha alzato di più la voce".
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