Lavezzi: “A Napoli ho fatto la storia, legame unico. Rifiutai l'Italia per rispetto. Su Maradona..."

Ezequiel Lavezzi, ex attaccante del Napoli, è tornato a parlare dopo diverso tempo. L’argentino, ai microfoni di Sky Sport 24, si è lasciato andare ad una lunga e bella intervista.
27.04.2021 18:35 di  Francesco Carbone   vedi letture
Lavezzi: “A Napoli ho fatto la storia, legame unico. Rifiutai l'Italia per rispetto. Su Maradona..."
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Ezequiel Lavezzi, ex attaccante del Napoli, è tornato a parlare dopo diverso tempo. L’argentino, ai microfoni di Sky Sport 24, si è lasciato andare ad una lunga e bella intervista.

Sul suo addio al calcio - "Ho smesso a 34 anni perchè mi era passata la voglia, arrivai a un punto che durante un allenamento non volevo più continuare nonostante tante proposte in Europa, America e Cina. In Italia c’era la possibilità di un mio ritorno ma a Napoli ho creato una sintonia unica con la città e l’ambiente e non volevo giocare in un’altra squadra in Serie A. Non sono mai stato richiamato dal Napoli per un eventuale ritorno.

Sul Napoli e il rapporto con la città - Voglio tanto bene alla città, è un rapporto di amore che dura ancora dopo tanti anni ed è speciale. A Napoli è stato tutto speciale, una grande esperienza. E’ stata la prima squadra in Europa dopo i miei esordi in Argentina. Per me Napoli rappresenta una grande tappa della mia carriera, sono stato sempre sincero con i tifosi e perciò mi amano ancora. Il coro che mi riservavano i tifosi è una sensazione unica, sono cose sempre belle queste. Non potevo andare in giro a Napoli, era difficile, al massimo la sera. L’amore tra me e la città è stato sempre genuino, questo è il segreto del perchè i tifosi mi hanno apprezzato.

Sul rapporto con Edy Reja - Ho un rispetto enorme per il mister, mi ha aiutato e fatto crescere tantissimo. Mi ha saputo gestire sotto tutti i punti di vista.

Sul primo gol in maglia azzurra - Al di là del gol quel giorno feci una bellissima partita. Ebbi la possibilità di fare un gol ma anche di divertirmi tantissimo in campo e quel giorno non lo dimenticherò mai.

Su Maradona - Il paragone con lui può essere solo perchè entrambi siamo argentini. Diego è il calcio, io ho sempre cercato di dare tutto per il Napoli e di fare il mio meglio. Ho provato grande dispiacere quando Diego è morto, ancora non ci credo.

Sull’addio al Napoli - Me ne andai da Napoli perchè mi misi d’accordo con il presidente De Laurentiis. Avevo bisogno di prendere un pò d’aria e cambiare ambiente anche per questioni familiari e per il rapporto con mio figlio. Ai tempi non sono riuscito a vivere completamente la città. Mai alla Juventus. Con l’inter ci è stato qualcosa ma decisi di non andare e preferii la Cina. Volevo fare la mia partita d’addio a Napoli ma senza tifosi non ha senso. Chissà, magari in futuro.

Su Gattuso - Ha creato una bella identità di gioco, sta facendo molto bene. Oggi la squadra è in ottima forma e spero possa continuare cosi per centrare la Champions.

Su Insigne - Insigne ora è un uomo, è cresciuto tantissimo rispetto a quando era con noi. Ora è un leader, un calciatore fortissimo anche in Nazionale”.