Malcuit ha già convinto gli scettici: una statistica abbatte il luogo comune sull'esterno

Le statistiche annoiano, ne andrebbero evidenziate appena un paio tra quelle più significative. Ce ne sono diverse che raccontano dell'attualità di Kevin Malcuit, l'incognita principale di un mercato che, dopo undici partite, s'è rivelato efficace, incisivo, per certi versi geniale. Piace a tutti, oggi, l'esterno dai ricci capelli dorati. Ha convinto gli scettici, chi non lo conosceva affatto e chi s'era informato su di lui solo dopo aver letto il suo nome accostato al Napoli. Poco più di dieci milioni di euro versati al Lille per l'alternativa a Hysaj arrivata dopo aver sondato, trattato e poi mollato - tra gli altri - Arias e Sabaly. 

CHE SPRINT - Di Malcuit, anni ventisette e un passato da attaccante, quattro presenze in campionato e sempre in campo dall'esordio col Parma in poi, colpiscono le doti offensive, la propensione al dribbling e gli sprint sulla fascia. Con l'Udinese è stato decisivo per il rigore trasformato da Mertens: dal nulla, il terzino ha creato superiorità numerica superando tre avversari e invitando Callejon al tiro poi murato con la mano da Opoku. Un istante decisivo, la fotografia di doti innate, di caratteristiche specifiche che al Napoli mancavano sulla corsia destra, complementari a quelle di Hysaj.

NON SOLO ATTACCO - Eccole che ritornano, le statistiche. Bastano le cifre per descrivere Malcuit, elogiandone l'impatto a Napoli. L'ex Lille è secondo per dribbling riusciti (1,5 a partita) alle spalle di Allan (1,7) ma è anche tra i primi per palle intercettate (2,8 a partita e 5 solo con l'Udinese, nessuno come lui), conferma di un'applicazione in fase difensiva - nonostante l'iniziale e giustificato scetticismo - che è solo l'altro volto di un terzino moderno, di un ottimo acquisto (fin qui), di un'arma in più a disposizione di Ancelotti. I tifosi ne sono già innamorati. Non solo per lo stravagante look. Ha già risposto il campo.