Il punto di Del Genio a TN: "Ancelotti e la perfezione tattica. Milik dimostri di essere da Napoli: c'è ancora un difetto. Hysaj vittima della caccia al capro espiatorio: meglio tenerlo, ma a certe cifre..."

05.12.2018 17:32 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il punto di Del Genio a TN: "Ancelotti e la perfezione tattica. Milik dimostri di essere da Napoli: c'è ancora un difetto. Hysaj vittima della caccia al capro espiatorio: meglio tenerlo, ma a certe cifre..."
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Paolo Del Genio, noto giornalista di Kiss Kiss Napoli e Telecaprisport ed esperto di tattico, ha analizzato così la prestazione con l'Atalanta, nel suo consueto appuntamento settimanale col microfono di Tuttonapoli.net: "Mi è piaciuto molto il Napoli dal punto di vista tattico e mentale. Tutti i calciatori sono stati molto applicati, molto attenti per tutta la partita. Sono arrivate risposte straordinariamente positive. Il Napoli ha lasciato il pallino all'Atalanta, inibendone l'aggressività ma senza concedere nulla. Così i nerazzurri sono andati fuori posizione, hanno sbagliato l'atteggiamento tattico. Ma la formazione azzurra doveva concretizzare di più, ma è venuta un po' meno dal punto di vista tecnico".

Decisivo il gol di Milik: credi nel suo riscatto? "Difficile prevedere che stagione farà Milik. Se c'è qualcosa che lo blocca dal punto di vista mentale è chiaro che il gol lo aiuti molto. Ma, tutto sommato, lunghissimi digiuni non ne ha mai affrontati. E, anche quando non segna, ci va vicino. E' un calciatore che comunque si fa trovare nelle aree di rigore avversarie. Ma deve partecipare maggiormente e meglio alla manovra. Il Napoli ha bisogno che il suo centravanti la butti dentro, ma anche che partecipi al gioco. E in questo Milik deve crescere e dimostrare di essere un giocatore da Napoli. Questa è la stagione di un primo giudizio importante su di lui, visto che le altre due è stato fermato dagli infortuni".

Hysaj non è più un titolare fisso, è stato un po' criticato e forse non vive il momento serenamente. "Un giocatore così giovane, così pronto da un punto di vista mentale, sarebbe meglio non perderlo. C'è una tendenza a trovare capri espiatori e distruggere giocatori che io assolutamente non condivido. Molte trasmissioni locali fanno la caccia all'errore e il calcio non si analizza così. Se Ancelotti fa una valutazione positiva di Hysaj lo terrà. E' un calciatore buono per ogni situazione, ma non spicca per determinate capacità come Maksimovic e Malcuit, che sono due soluzioni diverse. Ma è chiaro che tornerà utilissimo anche l'albanese, a patto che si cali in questa nuova dimensione da non-titolare fisso".

A determinate cifre lo venderesti? "Questo, a prescindere dalle valutazioni tecniche su Hysaj, è un discorso che può essere fatto sempre: ci sono delle offerte a cui non si può dire di no. Anche quando c'era Ghoulam a pieno ritmo si parlava di offerte per 60 milioni per lui. Anche in quel caso sarebbe stato giusto venderlo. Tutti questi soldi per un terzino non possono essere rifiutati, poi è chiaro che lì deve essere brava la società e il suo scouting a individuare il rimpiazzo".

Un solo azzurro nella Top11 della scorsa stagione: ti sorprende? "L'anno scorso a livello individuale è spiccato Koulibaly, mentre altri calciatori, pur facendo una grande stagione, sono stati abbastanza nascosti dalla grande forza collettiva del Napoli. Veniva esaltato sempre il gioco e meno le qualità individuali dei giocatori. Si era creato persino un falso mito, secondo cui gli azzurri potessero fare bene soltanto nello scacchiere di Sarri. Si pensava che molti calciatori avrebbero patito il cambiamento per Ancelotti. Invece i risultati e le prestazioni ci stanno dicendo che, anche senza Sarri, molti degli azzurri - come Insigne ed Allan - hanno addirittura alzato l'asticella".