L'editoriale di Chiariello: "Per gli allenatori italiani Ancelotti è un faro: solo lui e Guardiola non hanno bisogno di urlare"

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’ su Radio CRC è intervenuto Umberto Chiariello per il suo consueto ‘Editoradio'
21.12.2018 16:30 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
L'editoriale di Chiariello: "Per gli allenatori italiani Ancelotti è un faro: solo lui e Guardiola non hanno bisogno di urlare"

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’ su Radio CRC è intervenuto Umberto Chiariello per il suo consueto ‘Editoradio’: “Oggi i giornali non hanno molto da scrivere o riportare. La cosa che fa colpo è un’intervista di Walter Veltroni, uomo di cultura prestato allo sport e di cui ho una grande stima, a Prandelli.  Prandelli è l’uomo rientrato nel grande calcio dopo un’epurazione durata anni perché Prandelli è quello che prima di Ventura aveva fallito una spedizione mondiale. Ventura ha fatto peggio, al mondiale non c’è andato, però quello che accade oggi è che siamo nell’epoca dell’usa e getta. Gli allenatori entrano nel tritatutto. È un film visto e rivisto.

Io credo che questo calcio non debba lasciare gente come Cesare Prandelli  per così tanti anni e che ha valori fondanti da portare in gioco. Bisognerebbe avere il coraggio di puntare su allenatori che sono capaci di portare mentalità nuova. Mi aspetto come grande allenatore del futuro De Rossi.  E credo però che oggi c’è un faro lì in Italia, che si chiama Carlo Ancelotti per la misura, il gap, la competenza, la capacità di gestione di stampa, società e  calciatori. Esistono due allenatori di questo tipo: Ancelotti e Guardiola, gli allenatori che hanno carisma senza aver bisogno di urlare”.