Lunghi silenzi e poco tifo: lo stadio Maradona sta diventando un teatro?

Che sia chiaro: al Maradona si tifa, ma non più come un tempo. Il tifo organizzato, ovvero le curve, cercano di spronare tutti al "tifo di una volta", ma ormai nulla sembra poter far tornare lo stadio a ruggire come qualche anno fa. Il vecchio San Paolo, come tutti sanno, era un vero e proprio fortino, in cui i giocatori avversari facevano veramente fatica ad esprimersi, dal fuoriclasse all’emergente.
Questa involuzione nel modo di vivere lo stadio non è altro che l’adattamento ai tempi in cui tutt’oggi viviamo. Non solo a Napoli ci sono lunghi silenzi e poco rumore, perché sono cambiate le persone all’interno dello stadio: sono cambiate le generazioni. Una volta lo stadio e la partita erano, per tante persone, l’unica valvola di sfogo. Ora, invece, di modi per “passare il tempo” ne esistono davvero tanti, tra Fantacalcio e non solo, spesso utilizzati persino durante la gara.
Oggi si è ancora appassionati, ma più distratti da tutto ciò che ci circonda. Se a tutte le motivazioni già citate aggiungiamo anche la struttura dello stadio, che non ha mai restituito quell’effetto di “pentola a pressione” che altri stadi d’Italia hanno non appena il pubblico alza il tono, il quadro è completo. Come in tutte le cose, bisognerebbe “educare” il nuovo tifoso a come vivere l’esperienza dello stadio: ci dovrebbe essere più condivisione del momento e meno musica sparata a tutto volume.
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