La storia di Ahanor: nato ad Aversa, si è spostato a Genova per giocare a calcio

La storia di Ahanor: nato ad Aversa, si è spostato a Genova per giocare a calcioTuttoNapoli.net
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Oggi alle 14:10Serie A
di Pierpaolo Matrone

C'era un campetto, dietro una struttura di prima accoglienza del Comune di Genova. Li, un bambino di sei anni osservava in silenzio i coetanei che si allenavano poco più in là, oltre una rete che gli impediva di raggiungerli. Quel bambino si chiamava Honest Ahanor, era nato ad Aversa, in provincia di Caserta, e non aveva mai giocato a calcio. Ma aveva già dentro di sé quella scintilla che il destino, prima o poi, avrebbe fatto brillare.

"Honest era ospite presso una struttura di prima accoglienza del Comune, proprio nel campetto sotto cui ci allenavamo con i nostri bambini. Per questioni di gestione e sicurezza non gli era permesso uscire, cosi ho fatto personalmente richiesta perché gli fosse consentito di aggiungersi a noi. Aveva circa sei anni e non aveva mai giocato a calcio", racconta in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com Katia Castellana, allora presidente dell'ASD Progetto Atletico di Genova, la prima società che ha accolto e lanciato Ahanor prima del passaggio nel settore giovanile del Genoa. È cominciata cosi, in silenzio e con un pallone tra i piedi, la favola di uno dei talenti più promettenti del calcio italiano di oggi: la rivelazione 17enne dell'Atalanta di Juric e, magari, a stretto giro anche dell'Italia di Gattuso.

Ahanor ha giocato con il Progetto Atletico solo un paio di stagioni, ma è bastato poco per far capire a tutti che c'era qualcosa di speciale in lui. "Ha giocato con noi due anni. Ha sempre fatto il difensore centrale o il quinto e ha spiccato fin da subito per le sue doti sopra la media. All'epoca era già monitorato da Sampdoria e Genoa, poi ha proseguito con quest'ultimo club grazie all'intercessione del mister Cristiano Francomacaro e del direttore Michele Sbravati", aggiunge Castellana. Da lì è cominciata la scalata del giovanissimo calciatore di origini nigeriane. II Genoa lo accoglie nel suo vivaio e ne cura la crescita. II risultato? Ahanor si impone nel campionato Under 18, vince, segna, assiste. A 16 anni, 7 mesi e 5 giorni, diventa il più giovane esordiente in Serie A nella storia del Grifone, proprio contro la Juventus.

Oggi Honest veste la maglia della Dea, che ha investito su di lui con convinzione (20 milioni di euro inclusi i bonus), e Juric non ha esitato a farlo debuttare tra i grandi: corsa, struttura fisica, concentrazione. Un difensore moderno, di spinta, già maturo per la sua età. Ma dietro la corsa di Honest c'è ancora un ostacolo che non si supera in campo. Nonostante sia nato ad Aversa il 23 febbraio 2008 e abbia vissuto praticamente tutta la sua vita a Genova, Ahanor non può infatti ancora essere convocato dalla Nazionale italiana: la cittadinanza, intrappolata nei labirinti della burocrazia, non è ancora arrivata.

Eppure, in un'Italia calcistica che cerca disperatamente nuove matite con cui scrivere il proprio futuro, Ahanor rappresenta il potenziale volto di una nuova generazione di talenti. "Honest persegue il suo sogno. La sua storia nasce come una splendida favola di talento e di rivalsa. É concentrato e determinato, può arrivare dove vuole: glielo auguro di cuore", dice ancora Castellana ai nostri microfoni. Anche in Nazionale? Le chiediamo, inevitabilmente. "Sì, perché no!?", sorride la presidente del suo primo club. Con l'orgoglio di chi ha intravisto un diamante grezzo quando era solo un bambino che non poteva neanche uscire dal cortile.