Quagliarella a gennaio, il lieto fine dopo l’incubo

27.10.2017 15:59 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Quagliarella a gennaio, il lieto fine dopo l’incubo
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© foto di Federico De Luca

“Basta un istante per fare un eroe, ma è necessaria una vita intera per fare un uomo onesto”. Non esiste forse niente di più efficace di questa frase di Paul Brulat per raccontare l’esperienza calcistica di Fabio Quagliarella ed una verità emersa dopo anni di rancore e false convinzioni. Per troppo tempo quella scelta (rivelatasi non sua solo da pochi mesi) di vestirsi di bianconero lo aveva allontanato dal cuore dei napoletani, che lo avevano accolto come nuovo eroe da idolatrare nell’estate del del 2009. Una prima parte di stagione eccellente, 7 reti nelle prime 18 uscite con la perla di Bergamo che aveva fatto sobbalzare i tifosi azzurri nel giorno dell’Epifania. Poi qualcosa si ruppe, una crepa che ognuno aveva provato a giustificare a modo suo. “Rottura con il clan dei sudamericani” ed altre storielle non riuscirono in realtà a scovare una verità così dolorosa.

Lo stalker che ha rovinato la vita di Fabio negli ultimi sette anni è divenuto tristemente noto solo in questo 2017, restituendo a Napoli un figlio che era stato costretto a partire per allontanarsi da una situazione insostenibile. Dallo scorso febbraio, non a casa, liberatosi da questo fardello Quagliarella è tornato a segnare con grande continuità: segnando 8 reti in 13 presenze per chiudere lo scorso campionato. Sono invece già 6 in 10 presenze le marcature in questo nuovo torneo. Con la mente libera Quagliarella ha dunque realizzato 14 reti nelle ultime 23 gare di campionato. Mica male…

“Mi piacerebbe tornare, ma ho 34 anni”. Il sogno di Fabio pare essere piuttosto chiaro, come lui stesso a confessato dopo la sfida all’Inter: “Tutti sanno quanto amo quella maglia”. Giusto per ribadire il concetto. Sull’altro fronte, quello azzurro, c’è un Maurizio Sarri alle prese con una piccola emergenza in attacco dopo l’infortunio di Arek Milik. In pole per gennaio c’è l’arrivo anticipato di inglese, ma l’esperienza e la qualità di Quagliarella non possono essere trascurate. Altra considerazione da fare: in estate gli affari Strinic e Zapata hanno riscaldato l’asse De Laurentiis-Ferrero, quindi i due potrebbero nuovamente ritrovarsi a chiacchiere di possibili affare da imbastire. Magari arriveranno a parlare anche di Quagliarella. Mettendo per un secondo da parte la razionalità, sarebbe un lieto fine da favola dopo un incubo nascosto nella polvere per troppo tempo.