TN - La lavagna tattica di Del Genio: "Napoli, con la Lazio decisivi cambi gioco e fasce. Senza Kou e Allan baricentro più basso, serve difesa di squadra. Hysaj, poco tempo per dimostrare di non avere un problema tattico"

Il nostro nuovo appuntamento settimanale con Paolo Del Genio
20.01.2019 07:40 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
TN - La lavagna tattica di Del Genio: "Napoli, con la Lazio decisivi cambi gioco e fasce. Senza Kou e Allan baricentro più basso, serve difesa di squadra. Hysaj, poco tempo per dimostrare di non avere un problema tattico"
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Carlo Ancelotti con un il solito 4-4-2, Simone Inzaghi con un 3-5-1-1 un po' più abbottonato. La Lazio teme il Napoli e il San Paolo, tanto che l'allenatore biancoceleste avrebbe chiesto un doppio ruolo a Luis Alberto da fantasista e interditore contemporaneamente. Insomma, sul piano tattico questo Napoli-Lazio sarà molto interessante, anche perché si sfidano due delle principali forze del campionato, due degli allenatori più accreditati. Con Paolo Del Genio abbiamo effettuato la nostra consueta lavagna tattica di questa sfida, nel nostro nuovo appuntamento settimanale: "Inzaghi gioca sempre con lo stesso sistema di gioco, ma cambia gli interpreti e, di conseguenza, anche la manovra. Se Luis Alberto gioca sulla linea dei centrocampisti, con Correa o Caicedo in tandem con Immobile, è una versione più offensiva del suo 3-5-1-1, se invece mette Luis Alberto sulla trequarti inserisce un centrocampista in più e quindi è chiaramente una versione più difensiva. In questo caso quindi dovrebbe esserci uno schieramento più difensivo, ma il secondo giocatore a supportare Immobile c'è comunque ed è Milinkovic-Savic. Parolo e Lucas Leiva tengono la posizione, gli altri invece spingono, fasce comprese. I biancocelesti faranno dunque molta densità in zona centrale, sia con i tre centrocampisti e Luis Alberto disposti a rombo sia con i tre difensori. Di conseguenza l'inferiorità, se il Napoli saprà attaccare bene con i cambi di gioco, loro l'avranno sulle fasce. Lì ci saranno gli esterni alto e basso azzurri. Le partite tra un 4-4-2 e un 3-5-1-1 sono partite in cui una squadra ha un deficit in zona centrale e l'altra sulle corsie esterne".

Sì, sulle fasce non c'è Marusic (squalificato) ma Lukaku, un giocatore bravo in fase d'attacco ma con qualche lacuna quando c'è da difendere. Credi che anche quest'aspetto condizionerà la scelta dei terzini che farà Ancelotti? "E' un discorso di strategia che intende utilizzare il mister. Se lui pensa di attaccare molto sugli esterni preferirà Malcuit, ma lui può pensare anche di tenere un baricentro più basso, con copertura e contropiede sviluppato bene; e in questo caso potrebbe optare per un terzino più difensivo come Hysaj. Non che ci siano tante differenze da questo punto di vista tra i due, ma in fase offensiva è preferibile il francese perché Hysaj tende a restare più incollato alla linea. Dipende dalla lettura che dà Ancelotti".

Discorso traslabile anche all'altra fascia? C'è il solito ballottaggio tra Ghoulam e Mario Rui. "Sì, vale lo stesso discorso. In questo momento Ghoulam dà un po' meno in fase difensiva perché non è al 100% della condizione, ma ha un piede che in fase d'appoggio può risultare fondamentale. Soprattutto se il Napoli schiererà a sinistra o Fabian o Zielinski, due giocatori che amano venire in mezzo al campo".

Nell'ultimo appuntamento hai predetto Fabian in posizione centrale. Stavolta però Zielinski pare favorito per una maglia da titolare. Chi dei due agirà sulla fascia e chi da centrosinistra? "Rifacendoci al passato direi Zielinski centrale, visto che quando ci sono stati entrambi è sempre stato Fabian ad andare sulla corsia laterale. Ma finora Ancelotti non aveva negli occhi la partita sontuosa di Fabian contro il Sassuolo, da centrocampista centrale. Per cui anche quest'ultima è un'opzione da non escludere. Io la preferirei, ma sono scelte che si possono cambiare durante la partita, vedendo ciò che accade".

Il Napoli avrà quattro assenze importanti (Koulibaly, Allan, Hamsik e Insigne), ma potrebbe risentire soprattutto delle squalifiche dei primi due. Senza un incontrista come Allan (e il suo alter-ego tattico Rog) - visto che al suo posto c'è un 'geometrico' Diawara - e Koulibaly che cerca spesso di aggredire alto, Luis Alberto tra le linee è una soluzione che gli azzurri possono soffrire. "Per le caratteristiche di capacità di recuperare palla e accorciare sempre in posizione alta sugli avversari a centrocampo di Allan e in difesa di Koulibaly, teoricamente sì. Allan e Koulibaly sono due giocatori eccezionali in fase di non possesso, con loro spesso pare che la squadra difenda con uomini in più rispetto ai rivali. Il Napoli quindi potrebbe perdere qualche metro e tenere il baricentro più basso perché non ha giocatori d'anticipo. Ma se di squadra difendi bene, con le distanze giuste e la squadra compatta, si può attutire comunque il colpo".

Chiudiamo con un passo indietro. Anche contro il Sassuolo Hysaj è stato tra i peggiori in campo e, tra tutti i giocatori della rosa, sembra essere quello che più ha risentito del cambio d'allenatore. Pare che nel mese di dicembre non si sia allenato bene, ma dietro c'è anche un motivo tattico. "E' probabile che abbia risentito dell'addio di Sarri. Come sempre, quando si mettono insieme le cose positive, vengono fuori le qualità e si nascondono i difetti. Questo giocatore ha qualità, perché l'abbiamo visto per tre anni su standard di rendimento molto alti. E' un calciatore di ottimo livello, ha giocato da titolare per tre anni in una squadra che ha fatto tantissimi punti. In questo momento vengono fuori meno le qualità, rispetto a qualche limite tecnico che sapevamo avesse. Si tratta solo di fare uscire di nuovo le qualità, deve abituarsi a questo nuovo modo di difendere in tempi brevi. E' chiaro che se non dovesse farcela si rivelerebbe un calciatore troppo legato ad un certo modo di giocare e in quel caso poi si faranno le valutazioni del caso".