Da eroe ad un ‘Quando entra Milik’: il digiuno di Mertens può nascondere una notizia fantastica

26.04.2018 18:38 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Da eroe ad un ‘Quando entra Milik’: il digiuno di Mertens può nascondere una notizia fantastica
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Il tempo è ciclico. Tutto ritorna: mode, tendenze, opinioni e correnti di pensiero nella vita così come nel calcio. Basta poco a far cambiare idea: un gol sbagliato, uno stop errato, un passaggio riuscito male. In uno sport così legato al fattore emotivo, probabilmente è anche giusto così: il passato conta poco, si confonde davanti all’immediatezza ed alla necessità del risultato. Basta chiedere informazioni a Dries Mertens, finito nel mirino della critica nelle ultime settimane, al punto che in molti avevano invocato a Torino la presenza dal primo minuto di Arek Milik. Alla fine, però, Sarri ha scelto il belga per poi inserire il polacco al minuto 61’ in quella che sarà una costante di questo finale di stagione.

Per una lunga parte della stagione Mertens è stato osannato per la qualità del suo gioco e per la bellezza di alcune reti memorabili: basti pensare a quelle segnate in trasferta contro Genoa e Lazio per rinfrescarsi in fretta la memoria. Interessante, in questo momento delicato per il numero 14 azzurro, analizzarne il rendimento in stagione per comprenderne il trend ed ipotizzarne gli sviluppi in questo finale. Sarebbe ingeneroso ridurre Mertens ad attore secondario di questa corsa scudetto e confinarlo in un semplice ‘Quando entra Milik?’. Anche perchè, spulciando alcuni numeri, questo lungo digiuno potrebbe essere una grande notizia per le ultime quattro gare.

Su e giù. L’annata di Mertens è stata meno costante dello scorso anno, soprattutto in zona gol. Periodi di grande prolificità si sono alternati a lunghi digiuni, come conferma la distribuzione delle 17 reti realizzate sin qui in campionato in 34 presenze, 32 da titolare. Nelle prime 11 gare di campionato Dries ha realizzato 10 reti, fermandosi al gol segnato al San Paolo il 29 ottobre contro il Sassuolo. Da lì in un lungo digiuno con 9 gare senza trovare la via del gol, ritrovata con il guizzo decisivo sul campo dell’Atalanta il 21 gennaio, alla 21esima giornata che aveva aperto una nuova striscia per il folletto azzurro: 7 reti in 7 gare dall’Atalanta alla Roma alla 27esima giornata. Il destro segnato a tempo quasi scaduto nella sconfitta contro i giallorossi resta l’ultima gioia di Mertens, a secco nelle 7 partite successive. La speranza di tutti, Sarri in primis, è che Dries possa piazzare una nuova raffica di gol per chiudere al meglio il campionato e provare a dare un contributo importante verso il sogno di tutto. Basterebbe sbloccarsi mentalmente, magari già domenica a Firenze…