Se la Champions è un miracolo è colpa (anche) di Gattuso

Non si può pensare di sparare alla spalla qualcuno e poi portarlo in ospedale raccontano di avergli salvato la vita, non funziona così.

23.03.2021 08:35 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Se la Champions è un miracolo è colpa (anche) di Gattuso
TuttoNapoli.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Maledetta emotività, che esasperare emozioni, giudizi. Finisce per comprimere tanti pensieri in pochissimi secondi, quando invece servirebbe dare respiri più ampi alle sinapsi. Va ora in onda il ‘Chiedete scusa a Gattuso, idioti!” Dopo aver trasmesso per mesi il ‘Cacciate Gattuso’.

E qualcuno si indigna, porta in alto il vessillo della coerenza, attacca a testa bassa senza far prendere aria al cervello. Giusto chiarire, per quel che vale, alcuni punti. 

Fare un’analisi, non vuol dire sposare un’idea ed annegare con essa. Può esser valido se si parla di scienza, di religione, di donne. Nel calcio, no. Il giudizio su un tecnico, su un calciatore, financo su un magazziniere, è legato al campo. A quello che esprime, a cosa produce, al lavoro quotidiano. 

Su Rino Gattuso si è detto bene quando ha fatto bene e si è detto male quando ha fatto male. 

La vera incoerenza è quella di chi ha detto male quando ha fatto bene ed ha detto bene quando ha fatto male.

Non è una questione privata, farne una questione privata vuol dire perdere la direzione. Affidarsi alle onde dell’emotività. Nel periodo di crisi, Gattuso ha commesso lo stesso errore. Ha fatto del Napoli una questione privata, ha lasciato prevalere la delusione per le mosse di De Laurentiis ed ha perso la direzione. Sono stati sperperati punti che non torneranno più indietro, non si è stati capaci di ‘Gestire l’imprevisto’ come ha sottolineato un brillante Allegri a Sky. 

Per battere lo Spezia, non servivano tutti al 100%. Per battere un Torino allo sfascio in quel momento, idem. E gli esempi sarebbero tanti. Chi affida a Gattuso le attenuanti in quelle gare, fa prelevare l’amore per la propria idea a discapito della verità.

Oggi, e non è detto che domani sarà uguale, è giusto celebrare Gattuso per come ha preparato le gare con Milan e Roma. Ma non raccontiamoci storie fantastiche, o creiamo leggende narrative. Il quarto posto Champions era l’OBIETTIVO MINIMO di questo Napoli, che ha pure incassato l’eliminazione precoce in Europa League e in Coppa Italia. Se oggi quell’obiettivo appare molto complicato, la colpa è di Gattuso. Non solo, ma anche. Non si può pensare di sparare alla spalla qualcuno e poi portarlo in ospedale raccontano di avergli salvato la vita, non funziona così.

Se chiedi ad un autista di portarti da Napoli a Milano, e lui ti lascia a Bologna perché ha avuto degli imprevisti, quell’autista non avrà rispettato l’impegno. È molto semplice da capire e da raccontare. Il resto è esaltazione del proprio ego.