Caiazza sull'esclusione di Adani: "La voglia matta di paragonare Messi a Diego gli è costata cara"

"Tornando ai giorni nostri dico che Adani ha voluto a tutti i costi paragonare il comune mortale Messi con il Dio del calcio Maradona"
17.12.2022 10:37 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Caiazza sull'esclusione di Adani: "La voglia matta di paragonare Messi a Diego gli è costata cara"

Salvatore Caiazza, sulle pagine de Il Roma, commenta la scelta della Rai di escludere Lele Adani dal commento della finale Francia-Argentina: "Personalmente mi sarebbe piaciuto ascoltare il commento di Lele Adani nella finale tra l’Argentina e la Francia di domenica prossima. A me garba, come direbbe Spalletti, l’opinionista di Correggio. Pur non essendo stato un fenomeno da calciatore, è diventato molto bravo quando è impegnato ad essere la seconda voce durante le partite di calcio. Non nego, però, che l’insistente tifo per Messi nelle telecronache dell’Argentina a Qatar 2022 sia stato esagerato. A volte anche eccessivo. Ha infastidito non poco tanti telespettatori che si sono lamentati attraverso i social.

Per amor del cielo, Lionel ha disputato davvero un bel mondiale. Ma la voglia matta di Adani di paragonarlo a Maradona gli è costata cara. Infatti, non ci sarà lui domenica pomeriggio a raccontare l’epilogo della Francia contro l’Albiceleste. La Rai l’ha dirottato sulla finalina di domani tra Marocco e Croazia. Io che amo il mito greco mi sono dato una spiegazione. La storia racconta che quando i comuni mortali volevano a tutti i costi avere la meglio sulle divinità sistematicamente venivano puniti. Faccio un esempio su tutti. Prometeo era un titano che volle sfidare Zeus rubandogli il fuoco per darlo agli uomini. Scattò subito la reazione del re degli olimpi. Che incatenò l’avversario ad una rupe e lo fece sprofondare al centro della terra.

Tornando ai giorni nostri dico che Adani ha voluto a tutti i costi paragonare il comune mortale Messi con il Dio del calcio Maradona. Dai una, dai due, dai tre, alla fine dall’Olimpo della pedata è arrivata la maledizione. Lele non è stato trasformato in alcun animale, come spesso accadeva nelle storie dei miti greci, ma gli è stata negata la finale. Di peggio non poteva accadere. Soprattutto se Messi dovesse, come ci auguriamo un po’ tutti noi napoletani, portare l’Argentina a vincere la Coppa del Mondo dopo 34 anni dall’ultima volta. Un’ultima volta che fu griffata Maradona. Lui sì che la vinse da solo. Da vero Dio del pallone. Meditate gente, meditate.