Lorenzo, disonorali tutti

06.09.2017 18:30 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Lorenzo, disonorali tutti
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ci siamo. La sosta per questa Nazionale costruita male ed allenata peggio è ormai alle spalle, arriva il tempo di rituffarsi finalmente nelle faccende di casa Napoli. Troppo bella la squadra di Sarri, che davvero si fa fatica a guardare qualcosa di diverso su un campo da calcio. Sono stati i giorni delle polemiche inutili, degli attacchi mirati a Lorenzo Insigne. “Ha disonorato la maglia numero 10 della Nazionale” ha scritto La Gazzetta dello Sport, per poi aggiustare il tiro quando era ormai troppo tardi. Il più grande talento italiano trattato come fosse l’ultimo degli sprovveduti, quando invece vengono tutelati ed esaltati oggetti misterioso che sono più meteore che stelle. 

Da Udine in poi. Dal 19 novembre 2016, gara in terra friulana che l’aveva visto sbloccarsi dopo un lungo digiuno, il Magnifico è diventato uno degli attaccanti più immancabili del nostro campionato, facendo grandi cose anche in Europa con il gol al Santiago Bernabeu a certificare la crescita sul piano mentale. Un processo lungo e complesso, che ha visto pieno compimento sotto la guida delle mani sapienti di Maurizio Sarri, che da quella gara in poi non ha più rinunciato al talento del suo numero 24. 

Perfetto interprete del 4-3-3. Prima Mazzarri, poi Benitez, lo avevano impiegato in ruolo leggermente differenti, mentre con Sarri nel ruolo di esterno sinistro del tridente Insigne ha potuto trovare i giusti riferimenti per esprimersi al meglio. Una posizione che gli è tremendamente mancata nelle due sfide in Nazionale, con Ventura che lo ha inspiegabilmente degradato al ruolo di terzino nato senza i piedi buoni. Una follia tattica, un non senso difficile da comprendere. Ora però l’attaccante è pronto a riabbracciare l’azzurro che più gli scalda il cuore, quello che lo attende per una stagione esaltante ed importante. Ora tocca a te, Lorenzo, disonorare chi si è permesso di sparare sentenze per una gara giocata completamente fuori ruolo.