Dimissioni Trentalange da presidente AIA, l'avvocato: "Non è un'ammissione di colpa"

A Radio Crc nel corso della trasmissione "Si Gonfia La Rete" è intervenuto Paolo Galinelli, avvocato del presidente AIA dimissionario Alfredo Trentalange
19.12.2022 17:40 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Dimissioni Trentalange da presidente AIA, l'avvocato: "Non è un'ammissione di colpa"
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A Radio Crc nel corso della trasmissione "Si Gonfia La Rete" è intervenuto Paolo Galinelli, avvocato del presidente AIA dimissionario Alfredo Trentalange: "Il crocevia di tutta questa vicenda si svolgerà a breve e riguarda il consiglio federale, incontro previsto alle 13:40. Le dimissioni sono una presa di coscienza del fatto che un eventuale commissionamento avrebbe creato un grosso problema all'AIA, le dimissioni vanno lette in questo senso. Le dimissioni, Trentalange ha voluto rassegnarle dopo essersi presentato al procuratore federale Chinè e al presidente dell'AIA, proprio come fa un comandante della propria nave con l'equipaggio. Il collegio difensivo sa che quest'atto è dovuto e non per ammissione di colpa. Tengo ad aggiungere che ai vertici dell'AIA in passato non è mai arrivata nessuna segnalazione riguardo D'Onofrio, il quale quando  è stato convocato alla procura federale per la vicenda Avalos, prima dell'estate aveva giustificato la sua assenza, tanto è vero che poi si è presentato a Settembre, ma nessuno poteva immaginare tutto quanto ci fosse dietro.

Adesso ci vorranno tre mesi per formare l'assetto nuovo e definitivo. Non spetta a me spiegare chi è Trentalange, è una persona di grande spessore, non si può parlare di tradimento in quanto non sussisteva un rapporto diretto tra Trentalange e D'Onofrio per chi sa come funzionano le varie candidature e proposte, la sua preoccupazione è incentrata sull'AIA e sui progetti che lui stesso aveva avviato, percepisce sofferenza e delusione. D'Onofrio ha tradito l'AIA fin da quando è stato procuratore regionale arbitrale, quindi prima dal 2009 e fino al 2021, in quanto è stato sempre componente della disciplina dell'AIA. Nel 2016 quando venne confermato come membro, Trentalange neanche era presente. Dunque D'Onofrio non ha tradito solo Trentalange, bensì tutto il collettivo AIA."