Inter, Spalletti in conferenza: "Proviamo a vincere, anche a rischio di perdere! Su Ancelotti e Icardi..."

L'Inter fa tappa al San Paolo nella sua rincorsa alla Champions League. Alla vigilia, oggi, Luciano Spalletti presenterà la partita in conferenza stampa.
18.05.2019 12:05 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Inter, Spalletti in conferenza: "Proviamo a vincere, anche a rischio di perdere! Su Ancelotti e Icardi..."
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

L'Inter fa tappa al San Paolo nella sua rincorsa alla Champions League. I nerazzurri avranno bisogno di un risultato positivo per chiudere i giochi e non rischiare tutto all'ultima giornata con l'Empoli. Alla vigilia, oggi, Luciano Spalletti presenterà la partita in conferenza stampa e su Tuttonapoli.net sarà possibile seguire le dichiarazioni dell'allenatore azzurro live con la nostra diretta testuale.

11.40 - Prima della conferenza stampa Luciano Spalletti è intervenuto al microfono di InterTv: "Mancano ancora tre punti, ossia una vittoria in due partite. Ora c'è una trasferta molto insidiosa a Napoli, contro una squadra di cui conosciamo la forza. Come condottiero, in più, hanno uno dei maestri del nostro calcio, uno dei più bravi al mondo, ossia Ancelotti. Il Napoli ha fatto un bel campionato, per noi sarà difficile, ma conterà molto quello che si va a fare. E noi abbiamo parlato nella maniera corretta nella preparazione di questa partita".

Quali difficoltà si aspetta? "Le difficoltà sono differenti ma ugualmente pesanti da gestire. Quando una squadra è organizzata per venirti addosso ti crea ancora più problematiche sulla costruzione del gioco. Nel calcio attuale per giocare molto nella propria metà campo bisogna avere delle caratteristiche che noi non abbiamo. Per questo dobbiamo riuscire a portare la gara sulle nostre qualità per giocare nella metà campo avversario".

Importante sarà segnare. "Senza gol non si vincono le partite, ma allo stesso tempo i gol vengono da un tattica equilibrata, un modo di stare in campo collettivo. Le qualità di avere un impatto come fase difensiva diventa ancor più fondamentale. Il Napoli davanti ha possibilità differenti da usare. Ci sono quelli rapidi che fanno gol, quelli fisici che sanno presidiare l'area di rigore. Ma noi abbiamo una delle migliori difese del campionato, pertanto per noi sarà una sfida interessante".

11.45 - Adesso Spalletti arriva in sala stampa. Con quale approccio si affronta questa partita? Con l'obiettivo di vincere a tutti i costi? "Noi cerchiamo di affrontare sempre le partite per portare a casa il massimo. Ci sono due partite e siamo in condizioni di disputarle in maniera corretta perché ci siamo allenati bene e nelle ultime gare anche se non abbiamo vinto spesso le abbiamo affrontate bene. Si cerca di vincerla, anche a rischio di perderla. Non è la partita contro la Lazio dell'anno scorso, è una partita differente. E come ho detto prima sappiamo che è una partita importantissima e diventa fondamentale arrivarci nel modo giusto, che vuol dire aver fatto le cose nella maniera corretta in settimana. Non sono tanto le intenzioni, è come ti comporti che fa la differenza".

Su Ancelotti: "Un maestro del nostro mestiere, uno dei più grandi del nostro calcio. Adesso è l'unico allenatore a cui penso: lui e quello che fa fare alla sua squadra, perché me per è importante la sfida di domani col Napoli".



Su Icardi: "E' un buon ragazzo e un grande calciatore. E se lui dice queste cose qui la mia valutazione va nella stessa direzione".

Com'è cresciuto Lautaro Martinez? "Mi aspettavo la sua convocazione in nazionale perché ogni volta che ho sentito parlare di lui i discorsi vanno sempre nella stessa direzione. Fare una stagione in un club come l'Inter dà conoscenze diverse a tutti e lui si è cibato delle cose nuove che ha trovato qui e ora è un giocatore ancor più forte di quello che era quand'è arrivato. La caratteristica che spicca è senza dubbio il carattere, è molto forte da questo punto di vista. E'  un giocatore da grandi club per quest'aspetto qui. Non si fa limitare da un contesto, esibisce sempre lo stesso marchio".

E com'è cresciuta la squadra? "Siamo cresciuti, abbiamo lavorato in maniera corretta e i risultati si sono visti. Il massetto è stato fatto, ora bisogna appoggiarci della roba corretta sopra, ma la base è stata fatta. Essere usciti dal Settlement Agreement significa aver fatto bene nel presente per un futuro ancora migliore. E' chiaro che c'è da risalire sul pullman che porta in Champions League, quello dobbiamo ancora farlo. I milioni di interisti che hanno mostrato attaccamento ai colori vanno portati nella competizione più bella del mondo".

Il gap però non è diminuito, visti i dieci punti dal Napoli. "Dico soltanto che noi ci siamo impegnati molto, abbiamo fatto le cose in maniera seria, professionale. I calciatori lo sono, hanno sempre dato il massimo. E' chiaro che è anche una questione di carattere, ma dipende da come sei fatto, è quello che fa la differenza, altrimenti ogni tanto sei costretto a doverti difendere da quello che dicono di te, se non ti fai vedere sempre allo stesso modo. Per me la cosa fondamentale è essere addosso a questa partita".

Ti ha sorpreso l'addio di Allegri alla Juve? "L'unico allenatore che mi interessa è Ancelotti, non parlo di altre cose".

Lei e Icardi siete tornati sull'argomento fascia? "Diventa difficile, tornare su quel discorso lì vorrebbe dire ripercorrere le nostre posizioni. Ormai è superato, Icardi si sta allenando in maniera corretta ed è a disposizione della squadra. Si sta comportando come deve, è tutto a posto".

12.06 - Termina la conferenza di Luciano Spalletti