Napoli-Torino, preview e probabili formazioni: 'solo' 3 cambi per Ancelotti, Mazzarri con un 3-6-1 da battaglia

Per il Napoli è già tempo di tornare in campo. Dopo il giorno libero concesso da Ancelotti, più che altro per provare a recuperare le energie dopo la fredda e dispendiosa notte di Zurigo, il tempo di due allenamenti ed al San Paolo arriva il Torino dell'ex Mazzarri: compagine solida, sempre ben messa in campo e soprattutto molto fisica. La necessità per il tecnico del Napoli è di provare a contrapporre una formazione prima di tutto pronta dal punto di vista fisico dopo lo sforzo di giovedì, considerando anche che Mazzarri - che negli anni napoletani ha manifestato più volte le difficoltà nel recupero dopo le lunghe trasferte d'Europa League di giovedì - punterà ancora di più su una squadra da battaglia a centrocampo per provare a colpire il Napoli dal punto di vista dell'intensità e poi della stanchezza nell'ultima parte di gara.

Partita complessa per il Napoli che affronta una squadra in salute, che con l'ultima vittoria sull'Udinese s'è rilanciata a -4 dal gruppetto Atalanta, Roma e Lazio ed a -5 anche dal quarto posto Champions e che finora s'è espressa meglio fuori casa, perdendo una sola volta in trasferta, sul campo della Roma e peraltro in modo immeritato. La squadra di Mazzarri è molto solida: con appena 22 reti subite è la quinta difesa del campionato e fuori casa con 11 gol - gli stessi incassati dal Napoli - diventa addirittura la terza della serie A. 

I precedenti negli ultimi anni sono tutti dalla parte del Napoli: gli azzurri hanno vinto sei delle ultime sette gare di Serie A contro il Torino (1N), parziale in cui ha sempre realizzato almeno due reti. In più i granata non battono il Napoli al San Paolo in Serie A dal maggio 2009 (1-2 firmato Bianchi e Rosina). Dal punto di vista statistico il Napoli si gioca anche un personale primato: ha mantenuto la porta inviolata nelle ultime tre di campionato e non arriva a quattro clean sheet consecutivi in Serie A da novembre 2015. Stessa situazione, ironia della sorte, del Torino che viene da tre clean sheets di fila e non ne colleziona quattro da aprile 1988. La squadra di Mazzarri è anche quella che ha pareggiato più volte 0-0 (ben quattro) e solo la Juventus (68) ha subito meno tiri nello specchio del Torino (80). Per quanto riguarda i singoli, Andrea Belotti ha segnato cinque gol nelle sette gare contro il Napoli che è la sua vittima preferita in serie A.

LE ULTIME SUL NAPOLI - Tante scelte obbligate per Ancelotti: davanti a Meret ancora Koulibaly e Maksimovic con Malcuit confermato a destra in modo da poter spostare Hysaj a sinistra dopo le due gare ravvicinate giocate da Ghoulam. A centrocampo Diawara insidia uno tra Fabian ed Allan, probabilmente più lo spagnolo considerando che il brasiliano ha giocato solo 60' in Svizzera - con Callejon a destra (è out Ounas) e Zielinski a sinistra (favorito su Verdi al ritorno tra i convocati). In attacco dovrebbe recuperare Mertens e giocarsela con Milik per un posto in coppia con Insigne, anche lui risparmiato a gara in corso a Zurigo.

LE ULTIME SUL TORINO - Mazzarri deve rinunciare a Djidji, ma recupera il titolare Nkoulou nella linea a tre con l'ex Izzo e Moretti. A centrocampo Lukic, Rincon e Baselli con Ola Aina (favorito su De Silvestri) e Ansaldi sugli esterni. Un po' più avanzato Berenguer - in vantaggio su Iago Falque - in supporto a Belotti per quello che più che un 3-5-2 sembra a tutti gli effetti un solido e fisico 3-6-1 da battaglia a centrocampo.

NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Callejon, Diawara, Allan, Verdi; Insigne, Milik. All. Ancelotti
Ballottaggi: Verdi-Zielinski 55%-45%, Milik-Mertens 55%-45%

TORINO (3-5-1-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou,  Moretti; Ola Aina, Lukic, Rincon, Baselli, Ansaldi; Berenguer, Belotti. All. Mazzarri

ARBITRO: Fabbri (Mondin-Di Liberatore, IV: Chiffi, VAR: La Penna, AVAR: Posado)

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