‘Pretendiamo la Coppa’: quando un verbo può veicolare un messaggio distorto. E se ADL scrivesse: "Pretendo lo stadio pieno?"

16.04.2019 17:53 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
‘Pretendiamo la Coppa’: quando un verbo può veicolare un messaggio distorto. E se ADL scrivesse: "Pretendo lo stadio pieno?"

(di Arturo Minervini) - Alzi la mano chi non vuole vincere? Alzi la mano chi non sogna di sollevare un trofeo? Alzi la mano chi non vuole una promozione sul lavoro? Chi vuole mangiare tanto senza ingrassare? Ecco, nessuna mano è rimasta in basso. Perchè, parliamoci chiaro, questa cosa ‘Del noi vogliamo vincere’ sta diventato un tormentone del nulla. Perché se si partecipa ad una competizione sportiva è chiaro che, oltre a valori come la lealtà e l’onestà, c’è come obiettivo finale quello di dare il massimo per provare ad arrivare prima di tutti gli altri. Nessuno gioca per non vincere e nessuno non sogna di farlo. 

Gli striscioni nella notte. Cosa accade? Accade che Napoli questa mattina, a due giorni dalla sfida all’Arsenal, si sia risvegliata tappezzata di striscioni con un messaggio a reti unificate: “Pretendiamo la Coppa Uefa”, firmato Curva B. In questi casi, nessuna parola è stata usata a caso quindi opportuno avviare l’esegesi delle poche parole utilizzate in questo appello così prorompente. Pretendere, dal dizionario nelle sue possibili sfaccettature. Volere con decisione qualcosa di cui si ritiene di avere diritto. Richiedere una prestazione, anche in modo eccessivo.

Chiaro è che, quando si parla di calcio, difficile che questo verbo possa essere in qualche modo utilizzabile. I tifosi affermano con forza il loro desiderio di vincere e questo è non solo giusto, ma anche del tutto normale. Un messaggio nella sostanza giusto, finisce però per arrivare distorto a causa dell’utilizzo di un verbo che lascia aperte troppe interpretazioni, non solo positive. “Sogniamo la Coppa Uefa’, ‘Vogliamo la Coppa Uefa’ l’effetto sarebbe già stato differente. Sull’utilizzo della vecchia terminologia ‘Coppa Uefa’, ci sono pochi dubbi. I tifosi hanno voluto far riferimento al calcio del passato, quello in cui si identificano certi valori e la loro passione. Non un errore dunque, ma un’altro messaggio chiaro.

‘Pretendiamo lo stadio pieno’. Pensate un pochino cosa potrebbe accadere se un giorno Aurelio De Laurentiis attaccasse questo striscione in vari punti della città. Chiaramente una provocazione, per sottolineare come nel mondo del pallone non si può che pretendere impegno, rispetto, attaccamento alla maglia fino a che la si indossa. Pretendere un risultato finisce per guastare quello che è un sentimento fondato sull’amore e con l’amore non puoi fare troppi calcoli. Giovedì servirà il sostegno di tutti, per tutti i 90 minuti. Dall’altra parte il Napoli dovrà scendere in campo con approccio totalmente differente da quello londinese. Questo sì, lo si può davvero pretendere…