TN - La lavagna tattica di Del Genio: "Inter con impostazione offensiva, ma ha un punto debole: la chiave nelle transizioni. Icardi-Lautaro, ecco cosa cambia. Gioco azzurro migliore..."

E' così che Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto di tattica, presenta la sfida tra azzurri e nerazzurri, Ancelotti contro Spalletti.
19.05.2019 07:40 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
TN - La lavagna tattica di Del Genio: "Inter con impostazione offensiva, ma ha un punto debole: la chiave nelle transizioni. Icardi-Lautaro, ecco cosa cambia. Gioco azzurro migliore..."
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"Credo che in questa partita ci sarà una gran voglia di far bene da parte del Napoli, anche se l'Inter ancora non ha ottenuto il traguardo Champions League, quindi avrà qualche motivazione in più". E' così che Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto di tattica, presenta la sfida tra azzurri e nerazzurri, Ancelotti contro Spalletti. Consueto appuntamento con la lavagna tattica sulle colonne di Tuttonapoli.net: "Dal punto di vista del gioco gli azzurri hanno mostrato cose di gran lunga migliori rispetto alla squadra di Spalletti, il cui valore è simile all'organico di Ancelotti. L'Inter è una formazione che comunque prova a giocare, anche se a volte con mancanza d'equilibrio. Ha dei calciatori molto tecnici, la rosa ha qualità da vendere".

L'Inter sfrutta molto la fascia destra nello sfondamento con il tecnico Politano: sarà in quella zona di campo la chiave? "Sì, anche perché spesso si sovrappone anche D'Ambrosio. Sull'altra fascia invece Perisic tende a tagliare verso il centro, affiancandosi alla punta. Comunque i nerazzurri provano a palleggiare, pressare quando hanno forza. Troppo spesso però ha perso gli equilibri. La fase difensiva non ha funzionato benissimo, nonostante Spalletti abbia a disposizione un gran reparto, soprattutto nei due difensori centrali. L'Inter infatti, pur costruendo abbastanza, concede molte occasioni agli avversari".

Lautaro Martinez dovrebbe spuntarla ancora su Icardi: cosa cambia dal punto di vista tattico avere un attaccante fisico o uno più mobile? "Ovvio che cambi. Icardi vive per l'area di rigore, mentre Lautaro è una seconda punta che gioca da prima punta, lega il gioco, fa più palleggio, si scambia spesso di posizione con il trequartista e gli esterni. Cambia il modo di giocare dell'Inter, che si concentra di più sul palleggio ed è costretta a crossare di meno. Con la punta mobile deve arrivare in area di rigore attraverso il fraseggio".

Considerando che l'Inter più del Napoli ha bisogno di fare almeno un punto, è lecito aspettarsi una squadra più aggressiva di quella vista a San Siro all'andata? "Molto dipenderà anche dagli altri risultati. L'Inter teoricamente avrebbe bisogno dei tre punti per avere la certezza aritmetica della Champions League, quindi vedrà anche le altre partite. A prescindere però credo che Spalletti abbia impostato la partita per vincerla, non per prendersi un punto, altrimenti rischierebbe di non portare a casa nulla. All'andata nel primo tempo furono molto aggressivi i nerazzurri, che però nella ripresa crollarono".

Qual è il punto debole dell'Inter? "Paradossalmente, è proprio il momento in cui si sentono forti e pressano a tutto organico che può rivelarsi un boomerang, perché allungano la squadra, non hanno gli equilibri giusti, lasciano spazi e in fase di transizione negativa si fa spesso trovare impreparata. E' lì che il Napoli dovrà essere bravo: bisognerà ripartire con la determinazione giusta e la precisione negli ultimi venti metri".