Sassuolo, l'allarme di Dionisi verso il Napoli: "Incompleti e con tanti giovani. Su Berardi..."

Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo e prossimo avversario del Napoli, ha parlato dalla sala stampa del Mapei Stadium di Reggio Emilia
21.08.2023 15:40 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Sassuolo, l'allarme di Dionisi verso il Napoli: "Incompleti e con tanti giovani. Su Berardi..."

Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo e prossimo avversario del Napoli, ha parlato dalla sala stampa del Mapei Stadium di Reggio Emilia per commentare il ko contro l'Atalanta.

Fino a che ha retto la condizione e i cambi, credo sia lì la differenza...
"Sono d'accordo. I ragazzi forse hanno fatto più del massimo, anche per l'avversario che avevamo di fronte, già al completo, noi siamo particolarmente incompleti. Oggi sono soddisfatto. Fa strano sentire l'allenatore del Sassuolo dopo una partita persa che è soddisfatto ma bisogna vedere quanti giovani e giovanissimi abbiamo in campo. Un giovane andrebbe accompagnato e questa è la speranza: avere giocatori più pronti per accompagnare i giovani, per dargli certezze. Di solito con queste partite contro l'Atalanta, io sono qui da 3 anni, facciamo risultato. Oggi siamo mancati nelle individualità che avremmo potuto avere ma ci metto la faccia perché sono soddisfatto. Oggi il primo gol è da episodio da VAR perché sul corner la palla è in movimento, fermo restando che nel primo tempo abbiamo giocato alla pari e nel secondo tempo l'Atalanta ha fatto meglio. Dispiace perché sarebbe stato diverso ma accettiamo tutto".

Era abbastanza arrabbiato prima del secondo gol: voleva un atteggiamento differente...
"Mah, arrabbiato. Cerco di trasmettere, non sempre con i modi pacati, perché poi non mi sentono e dovevamo difendere un po' di più con tutti perché se non riesci ad attaccare con tutti devi difendere con tutti e qualcuno difendeva poi. Infatti da questa situazione è nato l'angolo battuto con la palla in movimento e ci hanno fatto cross e contro-cross e abbiamo perso la marcatura ma oggi vedo il bicchiere tutto pieno perché devo sapere anche chi c'era in campo e non posso pretendere i miracoli dai ragazzi che hanno esordito. Spero solo di tenerli ancora vivo perché non sarà facile contro il Napoli e per questo confido nei giocatori più esperti che sono il motore di questa squadra e la speranza è che ce ne siano altri. Qualcuno oggi era fuori e Ruan rientrerà ed è importante".

Quanto ha pesato l'assenza di Berardi?
"Non è la prima volta da quando ci sono, nella prima stagione che ho fatto io non ha giocato le prime due. È difficile giocare a mercato aperto, è difficile giocare con i tuoi giocatori più importanti e i sostituti sono giovani, chiacchierati, noi perdiamo di più di squadre che hanno una rosa più equilibrata, se poi aggiungo che nelle squadre segnano sempre i soliti, quindi dobbiamo recuperare chi faceva gol e metterli in altri giocatori ma non è semplice perché la Serie A non ti dà tempo ma questo è un ambiente sano. Dobbiamo essere equilibrati perché da fuori arrivano messaggi troppo ottimistici e giornalistici ma dobbiamo rivedere i nostri obiettivi per quelli che siamo. Non sono un folle, l'anno scorso avrei detto che abbiamo sbagliato qualcosa dopo una prova così, quest'anno non posso dire la stessa cosa. I ragazzi sono stati bravi, veramente bravi".

Erlic nel primo tempo sembrava un veterano: sembra cresciuto tanto.
"Sono molto contento di Martin, ci lavoro per questo con lui. È normale che più partite fai, hai la possibilità di parlare un po' di più, lui è diventato un 'senatore' e si assume delle responsabilità. Ma oggi citare solo lui sarebbe un peccato perché Pinamonti ha fatto bene, i centrocampisti hanno fatto bene, Bajrami ha fatto bene. Ha avuto un precampionato non semplice, non è semplice arrivare a giocare 90 minuti alla prima con un 2004 a destra, poi un 2003 esordiente, davanti un esordiente e contro l'Atalanta, loro spostano ancora di più con i cambi e devo fare i complimenti a tutti".

Nel secondo tempo non ha pensato a inserire Ceide?
"Abbiamo fatto bene. Le scelte sono state giuste, la mentalità è stata giusta, ma davanti avevamo una squadra che è un livello superiore al nostro e abbiamo la possibilità di ridurre il gap. Siamo in un momento di cambiamento, i giovani danno linfa nuova ma devono essere accompagnati ma chi ha giocato ha fatto bene, è la differenza che è sostanziale e oggi era quasi impossibile fare di più".