Del Genio a TN: "Il punto sulle seconde linee. Callejon falso 9, non era la gara giusta. Mercato, per l'esterno dipende da Sarri. Ecco il terzino che serve"

21.12.2017 00:01 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
Del Genio a TN: "Il punto sulle seconde linee. Callejon falso 9, non era la gara giusta. Mercato, per l'esterno dipende da Sarri. Ecco il terzino che serve"

"Il Napoli dal punto di vista tattico è stato perfetto. Non ha concesso nulla all'Udinese ed è riuscito a fare ciò che sa fare, come gestire il pallone e avere il predominio territoriale". Commenta così Napoli-Udinese ai microfoni di Tuttonapoli.net il giornalista ed esperto di tattica Paolo Del Genio, che poi si sofferma anche sugli aspetti negativi: "E' mancata, fino all'ingresso di Insigne e Mertens, la capacità di inserirsi in avanti nei pochi spazi che lasciava l'Udinese".

Ecco, fino all'ingresso di Insigne e Mertens. Quindi che giudizio dare sulle seconde linee? "Hanno giocato bene tutti. Maksimovic ha fatto una buona gara, con solo una piccola sbavatura. Stesso discorso vale per Rog. I due in avanti hanno giocato benino, più Ounas che Giaccherini, ma si è notata troppo la differenza da quando sono entrati i due titolari. Ed anche nell'interpretazione del ruolo di prima punta con Callejon al posto di Mertens".

Callejon da falso nueve dunque è un esperimento da accantonare? "Lo spagnolo non riesce ad essere freddo e preciso. Ieri ne ha sbagliato uno, poi si è mosso benino, ma non con la padronanza che ha Mertens. Essendo un giocatore che attacca gli spazi, dovendoli attaccare da posizione centrale e non essendoci spazi alle spalle della linea difensiva dell'Udinese, non era la partita giusta per lui".

E allora per far rifiatare Mertens, che non veniva escluso dai titolari da un bel po', bisogna attingere dal mercato. "Deve arrivare un giocatore con caratteristiche vere da centravanti per far rifiatare il belga quando sarà il caso, con una interpretazione del ruolo diverso. Uno bravo come Mertens a giocare nello stretto non si trova, quindi meglio trovarne uno con altre catteristiche, Inglese o Milik che sia. Poi serve anche un esterno d'attacco come vice-Callejon, ma solo nel caso ad Ounas venisse confermato questo minutaggio ridotto, quindi dipende da Sarri. Anche se c'è anche Mertens, con un'altra punta in organico, o anche Rog e Zielinski, come ha fatto ormai Sarri più volte".

Come collocare l'affare-Ciciretti nel mercato azzurro? "Al momento il giocatore non ha un background per essere da Napoli, ma in prospettiva può diventarlo. Le qualità tecniche ci sono, l'approdo con la Serie A è stato a livello individuale buono, ma non giudicabile vista la situazione che c'è a Benevento. E' un salto in avanti triplo, perché viene dalla Serie B. Un conto è fare benino in una squadra di A e un altro conto è fare bene in una squadra che ha ambizioni da primi posti. Forse serve un altro passaggio. La strada migliore per Ciciretti potrebbe essere trovarsi in una squadra di metà classifica, dopo quest'anno col Benevento. Ma se il Napoli ci crede lo prende e poi vediamo con quale idea, se per tenerlo in rosa o come pedina di scambio".

Ieri ha giocato di nuovo Hysaj adattato come terzino sinistro. Anche qui la società dovrà ricorrere al mercato. "Visto che l'albanese a sinistra dà qualcosa in più in fase d'appoggio rispetto al mancino classico e visto che Mario Rui sta crescendo, secondo me come idea il Napoli deve prendere un destro, dal momento che a fine anno Maggio andrà via. Magari un destro duttile, come Vrsaljko o Darmian. Se non andranno in porto questi due, però, si comincerà a sondare anche alternative di piede mancino. La necessità, al momento, è quella di non essere solo in tre, come adesso. E' meglio se si trova uno che va bene per presente e futuro, ma la cosa importante è prenderne uno per essere quattro, visto che comincerà anche l'Europa League e ci sarà un grande dispendio di energie".