Allegri: "Ora pensiamo allo scudetto. Chi non capisce Buffon faccia un corso di psicologia"

14.04.2018 13:17 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Allegri: "Ora pensiamo allo scudetto. Chi non capisce Buffon faccia un corso di psicologia"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Juventus si concentra sul campionato dopo l'immeritata eliminazione europea. In vista della sfida casalinga contro la Sampdoria, Massimiliano Allegri risponde alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia. Tuttojuve.com riporta integralmente e in tempo reale le sue parole:

Tornando alla partita di Madrid....
"Strano (sorride, ndr)".

Una curiosità. L'ha turbata più la situazione del rigore o il fatto che Alex Sandro non sia salito a fare il fuorigioco con i compagni?
"Ma no, era il 93esimo della partita, in quel momento è difficile mantenere la lucidità dopo una partita che hai giocato a grande ritmi, non era semplice. E non mi ha turbato nè il rigore, nè che Alex Sandro non è salito. Ripeto, come ho detto dopo la partita, posso solo fare i complimenti ai ragazzi perchè hanno fatto una partita bellissima, è stata una serata di sport meravigliosa, di calcio, per gli appassionati di calcio, e credo che vedere una partita così difficile, quindi la partita avrebbe magari meritato sicuramente, per gli appaassionati, di andare avanti altri 30 minuti. Ma così non è stato. E dopo 3 giorni in cui tutti hanno parlato e hanno detto, ora basta, perchè domani abbiamo la Sampdoria, abbiamo una settimana che inizia domani con tre partite non decisive ma importanti ai fini del campionato, che è un campionato che va portato a casa insieme alla Coppa Italia. Quindi Madrid va messa da parte perchè bisogna andare avanti e comunque il risultato non lo possiamo assolutamente cambiare, come non possiamo cambiare niente di quella serata".

Buffon ha detto: "Dovremo riverare questa rabbia sul finale di stagione". In questi tre giorni sta vedendo questo sentimento nella squadra?
"Diciamo che quando siamo rientrati, giovedì, è normale che si parlasse ancora della partita di Madrid, venerdì la squadra ha fatto un buon allenamento, oggi vediamo quelli che hanno recuperato e in base a quello deciderò la formazione. Però abbiamo un campionato che sarebbe il settimo consecutivo da portare a casa, abbiamo un Napoli lì che ci incalza ancora, che non molla niente, quindi bisogna stare lì, bisogna fare fatica, bisogna tirare fuori energie mentali, soprattutto perchè in questo momento la cosa che conta di più sono quelle, perchè abbiamo davanti un obiettivo che è irripetibile, per Buffon, Lichtsteiner, Marchisio, Barzagli, Chiellini... questi sono rimasti... sarebbe il settimo, quindi non dobbiamo assolutamente farcelo sfuggire. Domani quindi è una partita dove c'è bisogno soprattutto di tutti, quelli in campo e quelli fuori, a partire dai tifosi, perchè domani è una partita che comunque va portata a casa, contro una Sampdoria che ci ha sconfitto all'andata, in una partita rocambolesca, dove la squadra giocò un bel primo tempo, anzi molto buono; anche parte del secondo, finchè non si prese gol in questa mezza mischia in area. Quindi domani bisogna essere pronti a ripartire, a vincere soprattutto".

Oltre che sul rigore, l'Italia si è un po' spaccata sulle reazione di Buffon. Chi ha detto è normale, chi ha detto che ha un po' ecceduto. Qual è la tua posizione?
"Innanzitutto, giudicare dall'esterno è sempre facile. Io dico sempre che nelle situazioni bisogna trovarsi. Per quanto riguarda Gigi Buffon, Gigi per 20 anni è stato un esempio per quello che deve essere un uomo, un ragazzo, perchè fino a 20 anni fa era un ragazzo, dentro il campo e fuori dal campo. Se per una volta, in una situazione, difficile e complicata, perchè mancavano praticamente 30 secondi alla fine di una partita che ci avrebbe permesso di giocarci i supplementari, poi non è detto che si passasse, sicuramente avevamo una possibilità in più per andare avanti, l'arbitro ha preso questa decisione, giusta o non giusta, non lo voglio sapere... e oltretutto gli è stata tolta anche la possibilità di poter parare il rigore a Ronaldo, possiamo anche capire un'esternazione di Gigi. Quindi io assolutamente non lo condanno. Poi dalla poltrona di casa, senza emozioni e senza niente, a distanza di un giorno, giudicare le esternazioni di Buffon, e non capire a livello psicologico quello che in quel momento Gigi poteva passare.... perchè non scordiamo anche che Gigi in vent'anni di carriera, negli ultimi due anni, è stato.... siamo stati, tra i quattro gol della finale, i tre gol di Barcellona, i tre gol dell'andata, i quattro gol che ha preso con la Nazionale, arriva lì, vinci 3-0 a Madrid, negli ultimi 20 secondi succede una cosa del genere, sfido qualunque persona al mondo a non avere una reazione. Altrimenti ci vuole un corso di psicologia, e ci può anche stare, per quelli che non capiscono".

Ha detto anche delle parole a freddo.
"No, a freddo ci vuole dell,a calma, a freddo ci vuole della calma,  io dico sempre che giudicare dal di fuori è troppo facile, poi nelle situazioni bisogna trovarsi. E Gigi per 20 anni è stato un esempio dentro e fuori dal campo. L'altra sera, sfido qualunque persona al mondo a non avere una reazione. Oltretutto, ripeto, gli è stata tolta la possibilità di parare il rigore, questa è la cosa più... poi io, arbitro o non arbitro, non valuto. Anzi, vi dirò di più, l'arbitro ha arbitrato una buona partita, nei novanta minuti è stato molto bravo. Purtroppo, avete presente a Monopoli, c'è il cartello degli imprevisti, ha beccato l'imprevisto e lì andato è un po' in confusione, ma la cosa che posso dire, che l'unica cosa che in tutta la serata, indipendente dall'episodio, abbia valutato male, è il tempo di recupero, perchè nel secondo tempo, nessuno qui l'ha detto, non c'è stata una sostituzione, c'è stata una sostituzione, non c'è un intervento dei dottori in campo, quindi è un minuto di recupero, non è un protocollo che devi dare tre minuti. E qui chiudiamo col Real Madrid, perchè è finita e domani c'è la Sampdoria".

Hai pensato  a un po' di turnover? Saranno stremati anche psicologicamente da Madrid. Non credo siano tutti pronti...
"Bisogna essere tutti pronti perchè domani è come la partita con il Benevento all'opposto: prima del Benevento avevamo perso 3-0, è andavi a Benevento perchè dovevamo preparare una partita da vincere con 25 gradi, poi avevamo il ritorno di Madrid.  Domani con la Sampdoria è uguale. Oggi vedrò chi è in condizioni fisiche, chi ha recuperato di più. Domani i cambi saranno molto importanti, ma a livello mentale domani bisogna fare una partita di rabbia, noi, perchè la rabbia che abbiamo accumulato dopo la partita di Madrid bisogna metterla in campo domani con ordine e con lucidità. Domani quindi c'è bisogno sicuramente di tutti e domani lo stadio deve essere non il dodicesimo, ma il tredicesimo e il quattordicesimo uomo in campo, perchè domani i tre punti per la Juventus sono fondamentali".

Cosa ha insegnato a te e alla squadra la partita d'andata con la Sampdoria per avere questa serie di match che vi ha consentito di agguantare e superare il Napoli?
"Durante la stagione ci sono delle partite che ti insegnano e che ti fanno riflettere, che c'è un momento di dover cambiare qualcosa per dare una certa stabilità alla squadra. Noi venivamo da partite vinte, le prime sei di campionato, la squadra ha vinto sei partite, poi abbiamo pareggiato a Bergamo sbagliando il rigore con Paulo e la settimana dopo dopo la sosta abbiamo perso con la Lazio, sbagliando un altro rigore. E la squadra giocava con due mediani, due esterni, e le due punte. Però le partite finire 4-2, 3-2, 6-2. Per sostenere questa cosa, questo tipo di partite, bisogna essere pronti, sapendo che ci sono degli scossoni. Allora devi un po' sistemare. La partita di Genova è quella che mi ha fatto pensare che era giusto un pochino cambiare, perchè in quel momento c'era da dare più equilibrio alla squadra. Magari da qui alla fine di campionato, torneremo a giocare con i quattro offensivi, comunque dipende sempre dalla disponibilità che danno i giocatori".

Può tornare titolare Cuadrado e avere un turno di riposo Higuain? Chi metti in porta?
"In porta domani, a meno che non succeda qualcosa oggi, gioca Buffon. Domani torna Cuadrado titolare. Davanti devo valutare, perchè sicuramente domani devo avere in panchina dei cambi importanti".

Ci sono dei momenti in cui ti aspetti di più da Higuain?
"Ma Higuain l'altro giorno ha fatto una buona partita, direi che ha avuto un momento importante, dove ha giocato molto bene e ha fatto molti gol, poi lui soffre un po', soffre tra virgolette, il momento in cui va in Nazionale, dove ci sono dieci giorni che sicuramente gli tolgono molte energie, perchè giocare nella Nazionale argentina non deve essere facile. Ma a Benevento è stato decisivo perchè è entrato e ha fatto.... e Gonzalo da qui alla fine deve essere l'uomo determinante per portarci a vincere lo Scudetto".

Il dubbio è solo su chi giocherà in attacco o anche sull'assetto viste le caratteristiche della Sampdoria?
"Più che le caratteristiche della Sampdoria, devo vedere chi ha recuperato e la decisione se giocare con Mandzukic e Higuain insieme, o uno dei due portarlo in panchina".

Qualcuno tra Chiellini, Khedira e Mandzukic ha bisogno di riposare più degli altri?
"Chiellini no. Dove ha riposato Chiellini? A Benevento. Altrimenti sempre riposa. Giocherà uno tra Rugani e Benatia. Dovrò scegliere a destra chi far giocare, vedrò Lichtsteiner se ha recuperato un po' di energie, altrimenti Howedes sta abbastanza bene. De Sciglio è infortunato, ha un problema alla fascia plantare. Bernardeschi ha ancora questo fastidio, sta lavorando con la squadra ma non è ancora a disposizione. Barzagli invece è di nuovo convocabile".

Questa eliminazione in Champions potrebbe influire sulla decisione riguardo il suo futuro?
"(ride, ndr) Non è l'eliminazione sì o no dalla Champions, con la società non ci siamo ancora parlati, indipendentemente dal contratto  che ho fino al 2020, alla Juventus sto bene, però bisogna parlare dell'anno prossimo, di cosa si vuole fare, di cosa si dovrebbe fare, però non ho ancora incontrato nè il presidente... di solito marzo e aprile ci incontriamo sempre, e non abbiamo fatto ancora nessuna riunione a livello organizzativo per l'anno prossimo".

Serate come quella di mercoledì, tolgono o aggiungono stimoli in prospettiva futura? Tolgono o fanno venire la voglia?
"Le partite come quella dell'altra sera la fanno venire, perchè sono partite talmente belle, sono emozioni che sono irripetibili, ma bisogna cercare di ripeterle. La Juventus è una società che ha un dna che comunque ti dà tutti i giorni degli stimoli, perchè tutti i giorni devi lavorare per preparare la prossima partita per vincere e cercare sempre di fare il massimo. Noi abbiamo questa grande possibilità di rimanere nella storia della Juventus centrando il campionato e la Coppa Italia, per essere ricordati e scrivere la storia come una delle squadre più forti nella storia della Juventus. E questa possibilità non bisogna farsela scappare. Questo è poco ma sicuro. Poi il resto vedremo".

Tu l'anno scorso avevi detto che in ogni caso non avresti fatto un anno sabbatico. Adesso, un anno dopo, con un po' di stress in più, questa convinzione ce l'hai ancora? Un po' di riposo potrebbe farti bene?
"Il riposo lo prendo dal 20 maggio, dal 21 al 9 luglio, 8 luglio, 7 luglio, quando la Juventus riprenderà gli allenamenti. No, stimoli no, sono ancora giovane e voglio allenare. poi nella vita non si sa mai, magari per vicissitudini posso stare fermo un anno, due,  smettere, continuare, non lo so. Ora, in questo momento, bisogna essere concentrati su quello che bisogna fare e portare a casa i nostri obiettivi perchè la stagione può cambiare. Al momento non abbiamo fatto ancora niente. La bellezza della partita di Madrid e tutto quello che si vuole, però al momento bisogna portare a casa il campionato e la Coppa Italia. Quindi ci sono rimaste queste due, siamo alla stretta finale, non è che possiamo continuare ad andare avanti. Adesso abbiamo campionato e Coppa Italia. Settimana importante, domani inizia la prima e una alla volta le affronteremo".

Quella dell'altra sera è stata la partita più bella della sua gestione? E' quello che lo standard qualitativo che lei vorrebbe da questo momento in poi?
"La partita dell'altra sera è stata una partita bella, contro una squadra galattica, infatti li chiamano così, che non ha mollato una virgola nelle difficoltà della serata, perchè Ronaldo al 93' fa uno stacco di testa e tira un rigore a 135 all'ora all'incrocio dei pali, perchè altrimenti Szczesny avrebbe parato il rigore. Il livello qualitativo della Juventus deve comunque tutti i giorni cercare di migliorare, però le partite in Italia sono diverse perchè c'è più tattica, ti saltano addosso, ti costruiscono la partita addosso, e quindi sono partite completamente diverse. Dimentichiamoci la partita di Madrid, che quella è una partita che rimane, giocata molto bene dalla Juventus, credo una delle migliori giocate in Champions. Anche il primo tempo della Finale fu una partita giocata moooolto bene. Poi nel secondo tempo, rispetto a quello che è successo a Madrid è stato un epilogo diverso. Però, ora bisogna rituffarsi nel campionato e la Juventus si deve riadattare velocemente a quello che è il campionato".