Da una domenica positiva ad un finale negativo. Braccino corto o solo poca lucidità? Sarà un lungo campionato…

TuttoNapoli.net

Quando proprio non vuole entrare, quando l’assedio è totale ma sterile, quando tutto non gira come vorresti. Sfortuna? Forse, ma anche un po’ di affanno generale. Si esce dal Bentegodi con la consapevolezza che è ancora lungo questo campionato. Ma facciamo un passo indietro.  E’ un primo tempo cui si pensa più alle notizie che arrivano dagli altri campi, pareggio Inter compreso, che a vincere il match. Attenzione è solo una sensazione anche perché il Napoli ci prova e come, ma non trova la giocata giusta, quella vincente. Sepe e Mario Rui le sorprese ‘forzate’, Jorginho in campo invece in un centrocampo leggero, forse troppo anche per il campo pesante. Il Chievo chiude tutto, gioca duro e prova anche ad offendere. I Clivensi sono ben messi in campo ma sicuramente arroccati per evitare il peggio. Insigne ci prova ma Sorrentino para, Hamsik e Mertens non riescono trovare il tiro giusto e Callejon si vede spesso anticipato.

Nella ripresa il dominio continua ma manca la lucidità. Le giocate non sono fluide, il Napoli non sarà stanco ma sicuramente non è il solito Napoli. Manca la freschezza necessaria, manca il guizzo contro un Chievo chiuso e attento. Gli azzurri giocano in maniera un po’ ripetuta e non si riesce a giocare palle buone per battere un ottimo Chievo che nei minuti finali gioca solo a spezzare il ritmo del Napoli. Dagli altri campi questa volta le cose cambiano e risultati non sono positivi. La lucidità non arriva neanche dai cambi, che caro mister non capiamo, soprattutto perché non danno cambi di gioco e di idee ad un Napoli stanco. L’ultima giocata è di Insigne, tiro a giro ma Sorrentino salva tutto. Peccato, perché la giornata era iniziata bene. Sarà braccino corto, sarà sfortuna, sarà quello che volete ma bisogna lavorare per trovare nuove soluzioni proprio in match come questo. Sosta benedetta? Si speriamo di si.